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Sabato, 20 Aprile 2024
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Lecce e Rimini per una costituente della movida: diritti, regole e opportunità di crescita

“Tenera è la notte” è la manifestazione prevista nel capoluogo salentino il 27 e il 28 novembre. Attori pubblici e privati studiano un modello che generi ricchezza in maniera compatibile con la convivenza civile e la qualità della vita in città

LECCE – Una conferenza programmatica sulla “governance” della vita notturna, per un sistema di regole adeguate al periodo storico e di buone prassi da condividere. L’obiettivo è quello di cambiare l’accezione della movida - comunemente problematica -, massimizzarne le potenzialità economiche e di relazioni sociali, limitandone d’altra parte le degenerazioni  che spesso diventano fatti di cronaca o di degrado urbano.

Il 27 e il 28 novembre, nella sale del castello dedicato a Carlo V, Lecce e Rimini muovono il primo passo di un’azione congiunta che punta a un modello aperto a tutte le realtà italiane che fanno i conti con i benefici ma anche con le controindicazioni di quello che talvolta è un “divertimentificio” che consuma velocemente il terreno sul quale passa. E il nome scelto è già di per sé indicativo: “Tenera è la notte – culture, diritti ed economia della notte”.

Da una parte un territorio, la Romagna, che vanta un’esperienza di lunga data e di successo, seppur non priva di contraddizioni e nodi irrisolti, dall’altra il Tacco d’Italia che nell’ultimo decennio ha conosciuto una crescita esponenziale che lo obbliga ad una presa di coscienza complessiva di un fenomeno articolato che ogni anno di più rischia di sfuggire al controllo.

Il comparto dell’intrattenimento – secondo il Centro studi della Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi - genera un fatturato di 8 miliardi di euro all’anno, ma in termini relativi si comprende quanto potenziale sia ancora inespresso: in Inghilterra la “night time economy” vale 66 miliardi di sterline.

La strada da percorrere, in Italia, è ancora lunga: anche da questa consapevolezza è nata l’iniziativa di analisi, confronto e costruzione di proposte, insieme ai soggetti, pubblici e privati, che con il popolo della notte hanno il dovere o l’interesse di confrontarsi: locali pubblici, forze dell’ordine, personale sanitario, amministratori, comuni cittadini. Due giorni di incontri con addetti ai lavori, rappresentati istituzionali – compresi il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e quello dell’Interno, Angelino Alfano - e anche ospiti stranieri, senza dimenticare un talk con alcuni noti dj e un finale da ballo direttamente in piazza Sant’Oronzo.

La manifestazione è stata presentata nel pomeriggio presso Palazzo dei Celestini: a fare gli onori di casa, il prefetto Claudio Palomba, che nel Salento è arrivato dopo tre anni di lavoro nelle nota città della riviera romagnola. Accanto a lui il sindaco, Paolo Perrone e il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, il presidente della Camera di Commercio, Alfredo Prete. Da Rimini, in collegamento via web, sono intervenuti tra gli altri il prefetto, Materia Peg Strano, il primo cittadino, Andrea Gnassi, e il presidente del Sindacato italiano locali da ballo, Maurizio Pasca, salentino di Nardò. Un altro trait d’union tra le due città è stato il deputato del Nuovo Centro Destra, Sergio Pizzolante, nato a Lecce ma da decenni trasferitosi in Romagna, anch'egli presente alla conferenza stampa.

“Tenera è la notte” si pone quindi come rampa di lancio di un cammino per certi versi costituente e che avrà un primo momento di sintesi in un evento che avrà cadenza annuale: a maggio a Rimini, a Lecce verosimilmente nel 2017. “E’ un segnale che vogliamo mandare al Paese – ha dichiarato dalla Romagna il sindaco Andrea Gnassi -, quello di voler interpretare il cambiamento e non di subirlo. Troppo spesso ci lamentiamo quando i buoi sono scappati. Se pensiamo ancora di separare la notte dal giorno commetteremmo un grave errore. Il divertimento non è altro dalla città”.

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