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Si chiude la tre giorni di mobilitazione degli studenti. Sgombero al Vanoni di Nardò

Volge al termine la tre giorni di mobilitazione negli istituti promossa dalle rappresentanze degli studenti per contestare la nuova riforma della scuola. Occupazioni e iniziative per dimostrare “l’alternativa”

NARDO’ – La tre giorni di mobilitazione studentesca, che ha interessato diversi istituti anche nel Salento e in generale in tutta la regione, volge al termine. Come da programma stabilito. Anche se è di qualche ora fa la notizia riguardante l’avvio dello sgombero dell’occupazione dell’istituto tecnico commerciale “Ezio Vanoni” di Nardò, promossa dai rappresentanti d’istituto con l’attiva e partecipata collaborazione di gran parte degli studenti.

L’occupazione è durata poco più di due giorni durante i quali i ragazzi hanno messo in atto diversi interventi di riqualificazione dell’edificio di via Acquaviva e dato vita a laboratori di approfondimento su temi de stretta attualità. Nella giornata di ieri ad esempio si è discusso di “Buona scuola”, oggi invece si è parlato di disabilità ed è proprio al termine dell’incontro che è stato avviato lo sgombero. Anche se il blocco della protesta era comunque già nella natura delle cose. 

Dal 17 novembre scorso sono numerose le scuole in cui sono partite occupazioni e autogestioni (proseguite anche in queste giornate di mobilitazione promosse anche in puglia dall’Unione degli studenti, dall’Udu, e dal Blocco studentesco) insieme ad assemblee pubbliche, flash mob, striscionate, fotopetizioni e sit in. Le proteste e le rivendicazioni contro la nuova riforma del sistema scolastico hanno interessato numerosi istituti. E gli esiti degli ultimi tre giorni di mobilitazione, a quanto riferito dalle rappresentanze studentesche, ribadiscono il concetto che “una scuola diversa, più democratica, aperta a tutti e cooperativa, è possibile”.

“Gli studenti hanno dimostrato di non arrendersi all'approvazione della legge 107 e di lottare nelle scuole e nelle piazze per bloccare i dispositivi della riforma e per richiedere a gran voce il finanziamento della legge regionale sul diritto allo studio” dice Nicolò Ceci, coordinatore dell'Unione degli studenti di Puglia. Tantissime le autogestioni e le occupazioni in cui gli studenti hanno “costruito un'alternativa alla scuola di oggi”. A Bari, Foggia e Lecce gli studenti si sono confrontati in assemblee in piazza per organizzarsi e portare avanti la loro lotta insieme.

A Taranto hanno calato striscioni all'interno delle scuole e a Brindisi promosso una giornata di attivazione studentesca. “La mobilitazione non si ferma qui” conclude Nicolò Ceci, “continueremo a lottare finché non riusciremo ad imporre la nostra alternativa e ad ottenere dalla Regione i diritti che oggi ci sono negati”. Anche dall’occupazione del Vanoni di Nardò sono giunti segnali significativi rilanciati a gran voce da parte degli studenti salentini prima dello sgombero della protesta.

“Il segnale inviato dai ragazzi dell’istituto tecnico Vanoni è un segnale importante per tutti quegli studenti che trovano aberrante non solo l’ultima riforma del sistema scolastico, ma anche tutte quelle che si sono susseguite negli ultimi vent’anni e che hanno debellato l’idea di scuola come centro nevralgico della formazione personale e culturale di ogni ragazzo” commenta il responsabile provinciale del Blocco studentesco, Marco Fortunato, “le modalità con cui è stata eseguita l’occupazione, gli interventi effettuati dai ragazzi per ripulire gli ambienti dell’edificio ridotti in pessimo stato, la loro voglia di ampliare il proprio bagaglio culturale e di ribellarsi contro chi li vorrebbe spenti e rassegnati, sono un esempio per tutti".

Sui nodi della protesta e le procedure di sgombero dell’istituto neritino è intervenuto anche il consigliere comunale e prossimo candidato sindaco di Alleanza per il Cambiamento, Giuseppe Mellone. “Esprimo solidarietà e vicinanza ai ragazzi dell'istituto Ezio Vanoni di Nardò” scrive Mellone in una nota, “in queste poche ore di occupazione, presentando un programma di attività effervescente, hanno dimostrato di essere la vera buona scuola. Hanno ripulito i giardini, pitturato le stanze e perfino ripulito e messo a nuovo i bagni. Una occupazione modello come non se ne vedevano da anni.  Le minacce e gli avvisi di sgombero di queste ore sono ingiusti per chi da giorni si batte per una scuola più accogliente. I presidi e i professori” conclude Mellone, “farebbero meglio a fare la voce grossa con ministero e provveditorato per una struttura fatiscente che mette in pericolo la salute e la stessa vita dei nostri ragazzi”.

IMG_4612-2E sempre in tema di mobilitazione studentesca Rete della Conoscenza Puglia e Link Studenti hanno comunicato di aver ottenuto un incontro per concretizzare un secondo bando atto a garantire il diritto allo studio. Questa mattina infatti gli studenti universitari si sono mobilitati in tutta la Regione per avere certezze sul mantenimento degli impegni assunti dalla Regione sul tema del diritto allo studio. In seguito alla nomina del presidente dell’Adisu, per le organizzazioni  studentesche occorre portare a termine il lavoro che la scorsa amministrazione regionale ha intrapreso.

“Da mesi noi studenti di Link e Rete della Conoscenza ci mobilitiamo in tutta Italia per richiedere interventi risolutivi sul piano nazionale e regionale, che garantiscano l’effettiva tutela del diritto allo studio a fronte della grave espulsione di migliaia di studenti nel paese, più di 4mila solo in Puglia, a causa del nuovo calcolo Isee” spiega Nunzio Nardulli, coordinatore regionale della Rete della Conoscenza Puglia, “per questo motivo anche oggi ci siamo riuniti in un presidio contemporaneamente a Bari e a Lecce per avere la garanzia di maggiori tutele in questo momento cruciale per le sorti degli studenti”.

E le richieste perentorie degli studenti sono già state rese note. “Riteniamo necessario procedere con la massima urgenza all’assegnazione delle borse di studio agli studenti idonei al bando Adisu e l’emanazione, entro la prossima settimana, del secondo bando per misure compensative agli studenti colpiti dal nuovo Isee” dice Sara Ingrosso, del Cda Adisu di Link Studenti, “la Regione Puglia si è già resa responsabile di uno stallo che ha gravato pesantemente sugli studenti universitari, ancora in attesa di conoscere l’esito delle graduatorie, e ora si assuma le responsabilità di intervenire celermente per fare in modo che nessuno studente sia escluso dall’accesso al diritto allo studio. In seguito ai presidi di oggi abbiamo ottenuto un incontro con l’assessore alla Formazione, Sebastiano Leo, il quale ci ha garantito che tutti gli impegni assunti in seguito alle mobilitazioni autunnali saranno rispettati e ci ha assicurato che le risorse sono state individuate e messe da parte in attesa dell’approvazione del secondo bando, come da noi richiesto".

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