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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Nardò

Torre Squillace, il Comune all'opera per il recupero

Nardò, l'amministrazione illustra il piano già predisposto per la messa in sicurezza e la ristrutturazione della torre del '500 a rischio crollo. L'assessore Natalizio: "Fruibili presidio e le torri"

L'appello lanciato appena due giorni addietro dal medico neretino Marcello Gaballo per "salvare" Torre Squillace dal declino definitivo ha già trovato un seguito concreto. E per la storica torre costiera cinquecentesca del litorale ionico, già presidio contro le antiche invasioni dei turchi, è già pronto un rassicurante piano di recupero e rilancio per finalità turistiche. E' quanto assicurato dall'esecutivo di Palazzo Personè a Nardò che evidenzia l'iter procedurale già avviato por consentire la salvaguardia dell'antica torre oggetto dell'azione erosiva del tempo e ulteriormente danneggiata dalle copiose piogge degli ultimi tempi. Secondo quanto riferito dal Comune neretino, avverrà infatti il prossimo 14 luglio da parte della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici di Lecce, la consegna dei lavori, indifferibili ed urgenti, all'impresa Edilgamma s.r.l. di Lecce per la messa in sicurezza di Torre Squillace. Lavori che consisteranno nella ricostruzione delle parti crollate, in particolare della torre di guardia e di parte del parametro murario sottostante. Questo è l'epilogo di un'attività che il Settore Demanio dell'assessorato Urbanistica e Ambiente ha portato avanti nei mesi scorsi, in sinergia con la Soprintendenza e che ha visto coinvolti tutti gli enti interessati, dalla Regione Puglia all'Agenzia del Demanio.

Una volta terminati i lavori, così come stabilito dal verbale di sopralluogo congiunto redatto a luglio dello scorso anno e sottoscritto per il Comune di Nardò dal funzionario ingegnere Antonella Fiorentino, l'Amministrazione comunale si è impegnata a prendere in consegna l'immobile e ad attivare le procedure finalizzate al reperimento di finanziamenti comunitari per il recupero funzionale del monumento e dell'area circostante. "L'intenzione dell'Amministrazione comunale, fortemente perseguita dal sindaco Antonio Vaglio" dice l'assessore all'Ambiente, Mino Natalizio "è quella di drenare gli opportuni finanziamenti per rendere fruibili ai fini turistici le torri Squillace, Sant'Isidoro e dell'Alto al fine di creare un vero e proprio sistema di torri costiere. Le tre storiche testimonianze, infatti, rappresentano il fulcro vitale dell'area parco di Portoselvaggio e dell'area marina protetta di Porto Cesareo-Nardò e possono rappresentare un importante elemento di attrazione turistica, oltre ad avere un alto valore funzionale". Per quanto riguarda la Torre di Sant'Isidoro, il cui iter burocratico di consegna al Comune di Nardò terminerà tra pochi giorni, necessita di pochi interventi per essere utilizzabile già dalla prossima stagione, mentre per Torre dell'Alto il recupero è stato inserito nei progetti prioritari dell'Area Vasta, il cui iter è stato curato dal vicesindaco Giancarlo De Pascalis, e dovrebbe ottenere a breve i necessari fondi per il recupero.

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