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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Traffico più fluido, Mauro Giliberti immagina quattro nuove rotatorie

Viale Aldo Moro, via Fondone, viale Giovanni Paolo II e la sfida dell'incrocio di viale dell'Università sono i suoi progetti

LECCE – Dopo essersi giocato la carta della caserma “Pico” sui parcheggi, rispolverando una delibera già approvata su proposta dell’ex assessore Attilio Monosi, Mauro Giliberti continua a lanciare idee e progetti per la viabilità. Questa volta, puntando sull’esigenza di nuove rotatorie, rispetto alle tante già realizzate negli ultimi anni, per rendere più scorrevoli alcuni punti nevralgici di Lecce.

Il candidato sindaco del centrodestra, dunque, punta su quattro zone in particolare: viale Aldo Moro; il famigerato quadrivio fra le vie Diaz e De Jacobis e i viali Gallipoli e dell’Università (una sorta di rebus irrisolto); viale Giovanni Paolo II; e via di Fondone, all’altezza del complesso Agave.

Si tratta di proposte che nascono, stando a quanto riferisce Giliberti, da uno “studio accurato svolto su alcuni incroci che interessano vie di collegamento ad alta densità di traffico”. Le rotatorie si sono dimostrate, in effetti, in tanti casi delle buone soluzioni. L’ultima arrivata è quella all’innesto della strada statale 16, che, al di là dei disagi provocati in questi mesi da lunghezza e complessità dei lavori, forse segnerà davvero la svolta definitiva contro le inside di uno degli snodi più pericolosi della città.   

VIALE ALDO MORO - Giliberti prova dunque ad andare oltre i progetti già in atto dall’amministrazione Perrone e analizza quelli venturi. In viale Aldo Moro, “considerate le innumerevoli sollecitazioni da parte dei cittadini residenti nella zona 167 A, e per via dei numerosi incidenti verificatisi alle intersezioni con le vie Roma, Lodi e Saponaro – dice il candidato -, si prevede la realizzazione di due rotatorie di diversa dimensione, ma che costituiscono un’unica soluzione viaria”.

Il risultato? “In questo modo – spiega - potremo ridurre la velocità di percorrenza su viale Aldo Moro, evitando al tempo stesso rallentamenti e intasamenti, specialmente all’incrocio con via Lodi. La formazione a ‘8’ del progetto – continua a illustrare - risolverebbe integralmente i problemi emersi, senza costi aggiuntivi di realizzazione per espropri o per opere connesse”.

INCROCIO DEL “BAR ROSSO E NERO” - Dalla periferia Giliberti si sposta poi al centro, affrontando uno dei più grandi problemi irrisolti di Lecce, quello che in città per una sorta di convenzione non scritta è chiamato l’incrocio del bar Rosso e Nero. “Qui – dice Giliberti – è prevista una piccola rotatoria all’incrocio delle vie Diaz e De Jacobis con viale Gallipoli e viale dell’Università, scenario di frequenti sinistri stradali e ingorghi di difficile gestione che minano quotidianamente l’incolumità di automobilisti e pedoni”.

Sicuramente, in tanti avranno provato negli anni a immaginare una risoluzione ideale. Si tratta, a tutti gli effetti, di una sfida. Per Giliberti, “l'intervento prevede lo spostamento della torre faro presente che sarà posizionata al centro della nuova rotatoria mentre, grazie a particolari accorgimenti, non saranno interessati dai lavori i pali del filobus presenti nell'area di progetto, in modo da garantire un notevole risparmio in termini economici e di tempo necessario alle opere di cantiere”.

Il flusso veicolare dovrebbe quindi essere strutturato così: “Da via Armando Diaz, i veicoli diretti su viale Gallipoli e via De Jacobis non avranno necessità di impegnare la rotatoria, ma saranno incanalati lungo i rispettivi assi d'interesse grazie alla realizzazione di due corsie di svolta diretta alle suddette vie”. “Anche i veicoli provenienti da viale dell'Università e diretti in via De Jacobis – prosegue il candidato - saranno agevolmente incanalati su quest'ultima via senza dover occupare la rotatoria. Da viale Gallipoli – infine -, accesso obbligato in rotatoria”. Per avere un’idea, osservare l’immagine allegata.

VIALE GIOVANNI PAOLO II - “Un altro intervento riguarda la possibilità di costruire un piccolo rondò su viale Giovanni Paolo II (ex Viale Dello Stadio) all’altezza della bretella di collegamento che unisce la 167 B alla 167 A, fra la Trax Road e lo stadio Via del Mare”, aggiunge il candidato sindaco per il centrodestra, tornando verso la periferia. “Questo – spiega - per consentire ai veicoli provenienti da viale della Libertà di imboccare viale Giovanni Paolo II in direzione centro città e di raggiungere comodamente piazzale Cuneo attraverso via Lucca. Per far ciò – aggiunge - è sufficiente interrompere l’aiuola centrale, inserendo una rotatoria di semplice realizzazione, che non comporterà costi eccessivi per via di un setto stradale già sufficientemente ampio”.

VIA DI FONDONE - Dulcis in fundo, andando immediatamente fuori Lecce e “analizzata la pericolosità dell’uscita dal complesso Agave sulla via di Fondone – conclude Giliberti -, si potrà spostare la rotatoria presente all’interno del complesso stesso, creando una viabilità di rallentamento per chi percorre la via in direzione San Cataldo, così come per chi entra in città, in modo da mettere in sicurezza il transito sulla strada per il mare, particolarmente frequentata soprattutto nel periodo estivo”. Queste, dunque, le idee che vorrebbe portare avanti. Proseguendo con la tecnica delle rotatorie, ormai sempre più espediente per garantire maggiore sicurezza e fluidità del traffico.   

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