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Mercato, per il trasferimento in via Bari si attende l'ultimo ricorso davanti al Tar

Un gruppo di commercianti si è opposto alla nuova perimetrazione che prevede la collocazione di circa 30 stalli nei pressi della chiesa di San Sabino. Udienza fissata per il 4 febbraio: in caso di esito positivo per l'amministrazione, venerdì 6 si cambia

LECCE – Venerdì 6 febbraio potrebbe essere la volta buona, sebbene, dato l’argomento, l’annuncio sia da prendere con le pinze. E’ per quella data, infatti, che l’amministrazione comunale conta finalmente di trasferire il mercato settimanale in via Bari.

Ma prima, il giorno 4, è prevista l'udienza del Tar in merito al ricorso di un gruppo di ambulanti che si sono opposti alla nuova perimetrazione votata in consiglio comunale nel novembre scorso: coloro che sono stati dislocati nelle vicinanze ma non all'interno dell'area principale si sentono infatti penalizzati. Rispetto alla previsione originaria che voleva tutti gli stalli all’interno del piazzale ricavato in via Bari, sono state fatte delle modifiche ed è stato necessario reperire altrove lo spazio necessario per una sessantina di stalli: 2800 metri quadrati - per 27 stalli - sono stati recuperati alle spalle della chiesa di San Sabino, su una proprietà comunale. Saranno in tutto 293 le postazioni e la parte del leone la faranno i commercianti di abbigliamento e pellicceria (98), di prodotti tessili e biancheria (63) e di calzature (57). Per quanto riguarda le metrature assegnate si va dalle 28 concessioni di 9,5 metri per 7 alle 6 di 7 metri per 5,50.  

L'assessore alle Attività produttive, Luciano Battista ha fatto sapere che se il Tar dovesse respingere le richieste dei ricorrenti, allora il trasferimento si realizzerebbe nel primo giorno utile, il venerdì. L’ampliamento si è reso necessario una volta compreso che non ci sarebbe stato spazio sufficiente per tutti gli aventi diritto. Già dopo il primo sopralluogo – all’epoca era assessore Luigi Coclite,  – fu chiaro che il numero di stalli e il loro posizionamento non avrebbe consentito l’agibilità secondo le esigenze dei commercianti. E fioccarono i ricorsi. Successivamente sono stati apportati degli accorgimenti recepiti poi nella delibera di consiglio comunale che è stata votata a novembre scorso. A metà gennaio è stata firmata anche l'ordinanza di trasferimento, ma l'ultimo ricorso ha nuovamente bloccato la situazione.

Sull'area di via Bari pendono, come se non bastasse, anche altri interrogativi. Il terreno era infatti di proprietà dell'Istituto autonomo case popolari che aveva ceduto il suolo all'amministrazione perchè venissero costruite case popolari. Quando poi la destinazione è diventata quella commerciale, l'istituto, che ora si chiama Arca, ha chiesto il versamento di un corrispettivo in denaro. Una secondo problema riguarda la viabilità: non sono in pochi a temere i disagi che si  potranno verificare che nei giorni di mercato, lunedì e venerdì, soprattutto considerando la presenza di una scuola materna. 

Lo spostamento dall'attuale sede, quella di viale Giovanni Paolo II e zona di Piazza Palio è destinata comunque a far discutere i cittadini: nella zona 167 B, infatti, i residenti non vedono l'ora di liberarsi del mercato. Più volte, infatti, si sono lamentati per le condizioni igieniche e per la grande mole di rifiuti che viene prodotta. Ma dalle parti di via Bari non sembrano affatto entusiasti della soluzione individuata dall'amministrazione. 

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