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Trasferiti i 30 milioni residui per Strada regionale 8

La conferma arriva dal sindaco di Vernole, che ha ricevuto con una lettera del commissario ad Acta la comunicazione dell'ordinanza di trasferimento delle somme residue per la realizzazione dell'opera

VERNOLE - La strada regionale 8 finalmente sarà completata: è questa la notizia tanto attesa dai comuni interessati dall'opera, in quanto sono state erogate le somme residue, che servivano al completamento dell'infrastruttura, concepita per migliorare la viabilità della Lecce-Vernole-Melendugno.

Con lettera di ieri, infatti, l'ingegnere Claudio Solustri, commissario ad acta, ha comunicato al sindaco di Vernole, Mario Mangione, di avere emesso l'ordinanza con la quale viene disposto il trasferimento alla Regione Puglia della residua somma di oltre 31milioni di euro, necessari per l'esecuzione dei lavori di realizzazione dell'importante infrastruttura, dando seguito alle rassicurazioni precedenti (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=28256 ).

Tale ordinanza, in esecuzione della sentenza del Tar Lazio dell'8 marzo 2011, pone fine ad un ventennale contenzioso istituzionale e ad un vivace dibattito politico, che dal 2003-2005 ha interessato la comunità salentina (e quella vernolese in particolare), sul posizionamento della nuova viabilità se, cioè, nel tentativo di migliorare la percorribilità sulla direttrice Lecce-Vernole-Melendugno, che ha determinato il blocco dei lavori di una infrastruttura necessaria per il territorio.

All'ordinanza del commissario ad acta dovrà seguire, nei prossimi dieci giorni, il mandato di pagamento a valere sulle risorse dei Fas a favore della Regione Puglia per l'importo stabilito: "Il provvedimento del commissario si deve intendere, inoltre - specifica lo stesso Mangione -, quale ordine di pagamento, sempre nel termine di dieci giorni dal 14 giugno, sul conto corrente della tesoreria della Regione Puglia".

Viva soddisfazione esprime, dunque, il primo cittadino di Vernole, che, negli anni, ha puntualmente seguito l'intera vicenda, nella consapevolezza che la realizzazione dell'opera, costituita dall'allargamento a quattro corsie delle strade provinciali 1 e 2, con la eliminazione di tutte le intersezioni semaforizzate e la loro sostituzione con ampie rotatorie, potesse migliorare la percorribilità degli ingenti flussi di traffico, che l'attuale arteria non è più in grado di smaltire. Una soluzione, insomma, che "offre maggiore sicurezza - precisa -, garantisce occupazione agli operai della ditta aggiudicataria, ormai da tempo in cassa integrazione e costituisce stimolo economico nel particolare critico attuale contesto".

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