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Meno 250mila passeggeri in tre anni: il trasporto pubblico, a corto di fondi, arranca

Dai dati prodotti in commissione Bilancio emerge la conferma di un quadro già noto: studenti e anziani restano lo zoccolo duro di un servizio col fiato corto e il filobus non ha apportato benefici. Nel 2014 venduto un solo abbonamento annuale: una questione che è anche culturale

LECCE – I dati prodotti da Sgm in commissione Bilancio certificano le anticipazioni fornite nell’ultima seduta: dal 2012 al 2014 i passeggeri del trasporto pubblico sono diminuiti di circa 250mila unità, per un totale nell’ultimo anno di 1milione e 427mila utenti a bordo.

Numeri che vanno inseriti nella riduzione massiccia del chilometraggio complessivo, ridottosi nel giro di tre anni e cioè da quando il Comune ha diminuito e poi azzerato la sua quota parte di circa 500mila chilometri all’anno. Resiste quindi uno zoccolo duro, costituito soprattutto da studenti e anziani che ricorre al trasporto pubblico ma il settore risente pesantemente del taglio dei servizi minimi garantiti.

Persiste, anche, e giova ribadirlo, anche un problema di mentalità perché il leccese, se può prende l’auto e magari occupa anche la corsia preferenziale per fare prima, ostacolando i bus che quindi accumulano ritardi. Un cane che si morda la coda.

I ricavi sono leggermente aumentati passando da 918mila euro a 977mila. Non certo sufficienti a coprire i costi, sia chiaro. Leggero incremento anche per l’indice della velocità commerciale (il rapporto tra la distanza percorsa e il tempo impiegato) che si attesta a 19,48 chilometri per ora quando due anni addietro era di 18. Questo per quanto concerne i bus a trazione tradizionale.

Per il filobus solo i dati del 2014 sono in qualche modo attendibili perché è nei mesi scorsi che si è completata l’attivazione delle tre linee previste (in sostituzione di altrettante), l’ultima delle quali, quella per Ecotekne, è agli sgoccioli della fase sperimentale. I nuovi mezzi, che coprono una rete di 20 km a fronte di 307 dei bus, hanno coperto poco più di un quarto del totale delle corse effettuate (102mila) con una velocità commerciale di 13,3 km per ora trasportando circa 229mila passeggeri, un quinto del totale. Il ricavo è stato di circa 150mila euro.

Nell’analisi delle tipologie di abbonamento maggiormente richieste, si mette in evidenza uno spostamento dell’utenza su quelle a cadenza settimanale o multicorse, mentre diminuiscono gli abbonamenti mensili. Non si può ignorare, infine, che nel 2014 sia stato venduto un solo abbonamento annuale.

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