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Polemica sul nuovo piano

Trasporto pubblico e linee cittadine, Mrs: “Impegni disattesi”

Il piano varato dall’amministrazione non piace al coordinatore cittadino del movimento Capoccia: “Periferie non servite e disagi in via Costa”. Mola: "Capisco le lamentele ma servono alternative all'uso dell'auto"

LECCE - È stato presentato lunedì scorso il nuovo piano di trasporto pubblico, varato dall’amministrazione comunale di Lecce, che prenderà il via domenica 12 giugno e sarà valido fino al prossimo 12 settembre col tentativo di rivoluzionare il sistema, facilitando nuove abitudini per i cittadini del capoluogo salentino. Il riordino rappresenta un nuovo passo verso il futuro, una sorta di test con le linee più chiare e rapide, in attesa di ulteriori finanziamenti che completino questo miglioramento della rete e coprano meglio anche le propaggini urbane.

Ma c’è chi storce il naso proprio in riferimento al mancato raggiungimento delle periferie cittadine, lamentando carenze e soluzioni che non risolvono disagi esistenti: a farlo è Giancarlo Capoccia, coordinatore cittadino del Movimento Regione Salento, che parla di “impegni presi e disattesi” dall’amministrazione, con riferimento alla copertura dei grandi complessi abitativi, sorti negli ultimi anni ai margini dello spazio urbano, come Agave o la zona del complesso Bernini, o le 167.

“Oggi, apprendiamo – dichiara – che i mezzi di Sgm Società Gestione Multipla Spa non raggiungeranno proprio quei complessi ai margini dello spazi urbano come via Vecchia Frigole ivi compreso il complesso Bernini è Il Parco, che due circolari percorreranno la circonvallazione in senso opposto l’una all’altra”

Non solo. Capoccia punta l’attenzione sulla sosta e il transito di 5 linee di bus in via Costa nei pressi dell’istituto scolastico Cesare Battisti: “È noto – afferma - che nella scuola, a causa della presenza di valori elevati di radon nell’edificio, è stato disposto di tenere le finestre aperte durante le lezioni. È evidente che finestre aperte e bus urbani che emettono i fumi della combustione costituiscono un binomio incompatibile con la tutela della salute dei bambini”.

Mola: “Da genitore sarei contento”

E sul tema delle linee di bus nei pressi della scuola di via Costa interviene anche Ernesto Mola, consigliere comunale di Civica: “Se fossi genitore di un alunno del Cesare Battisti sarei ben contento che autobus provenienti da tutti gli angoli della città fermino davanti alla scuola. Potrei accompagnare mio figlio con il bus invece che con l’automobile o potrei mandarlo da solo quando diventerà più grande”.

“Non mi meraviglio però – aggiunge - delle proteste di alcuni genitori, perché purtroppo la cultura dell’automobile è talmente radicata che non si pensa ai vantaggi dell’offerta di un trasporto pubblico efficiente. Certo, ogni cambiamento crea perplessità e incertezze ma basta organizzarsi per trovare alternative all’uso dell’automobile. Si pensi ai vantaggi: tante automobili davanti alla scuola inquinano sicuramente di più e sono certo più pericolose di tre autobus che spegneranno il motore se dovranno sostare a lungo. Poi ci sono coloro che si oppongono a prescindere a qualunque cambiamento verso una mobilità sostenibile, attaccati a una concezione arretrata che vede nell’automobile l’unico mezzo di trasporto da privilegiare, come in passato è stato fatto dalle amministrazioni di centrodestra di questa città”.

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