Il Salento ha rischiato di perdere il treno, ma "grazie alla mobilitazione generale di questi giorni è stato scongiurato il rischio isolamento del Salento con la soppressione d'alcuni treni", come afferma, fra gli altri, l'assessore all'Unione dei Comuni Antonio Stefàno. Trenitalia avrebbe infatti ripristinato le corse a lunga percorrenza da e per il Salento tagliate per una politica del contenimento dei costi, che, come sottolineato da tutti, si scontra con lo sviluppo di un Mezzogiorno relegato sempre più a Sud. E in effetti la mobilitazione è stata generale ed ha visto in campo tutte le forze politiche, più o meno unite sullo stesso fronte, come ha tenuto a sottolineare nei giorni scorsi il presidente della Provincia Giovanni Pellegrino. Ovviamente non sono mancati i soliti coltelli spianati sulle origini del problema. Ma questo fa parte dell'immancabile, e anche un po' stantia, italica logica delle accuse reciproche per partito preso.

C'è però chi ancora non esulta. Come il senatore di An Alfredo Mantovano ed il consigliere regionale Saverio Congedo. "Senza mettere in dubbio le assicurazioni fornite da Trenitalia al sottosegretario Maritati e all'assessore Loizzo - dicono i due -, facciamo presente che ancora oggi chi prova a prenotare un treno Intercity da Lecce a Roma, e viceversa, negli orari per i quali erano state annunciate le soppressioni, si sente dire che quei treni non ci sono. Per questo è indispensabile una rettifica ufficiale dell'orario ferroviario che provenga dalla stessa spa Trenitalia: ciò, tanto per cominciare, per permettere ai non pochi studenti fuori sede che intendono rientrare per le vacanze di Natale di poter effettuare le prenotazioni. Ritardi ulteriori in tal senso costituirebbero fonte di preoccupazione".