"Trenitalia, le risposte del governo dalla finanziaria"
Bellanova parzialmente soddisfatta della risposta del ministero dei Trasporti, nel caso sui tagli dei treni. "Ma Trenitalia vuole segnare su Bari l'ultima barriera dei treni a lunga percorrenza"
"Il Salento ha ancora un'opportunità per mantenere i collegamenti ferroviari di lunga percorrenza in minaccia di soppressione da parte di Trenitalia". Sono parole dell'onorevole dell'Ulivo Teresa Bellanova, che, dopo aver partecipato insieme agli altri deputati salentini Vico, Carbonelli e Tommaselli alla riunione delle scorsa settimana nella sede del ministero dei Trasporti, oggi hanno ricevuto una risposta ufficiale rispetto all'interrogazione di Ludovico Vico. "Se è già avuto modo di specificare che tali soppressioni afferiscono a treni gestiti dall'impresa ferroviaria in autonomia commerciale, quali sono gli Eurostar e gli Intercity, dichiarano dal ministero, non sottoposti, dunque, a committenza e conseguente controllo da parte del ministero mediante contratto di servizio pubblico. Una materia - prosegue Teresa Bellanova -, quella del servizio universale, che dovrebbe essere garantito a tutti i passeggeri in ogni parte d'Italia, oggetto di recente ad esami e approfondimenti, ma che, come specifica il dicastero dei Trasporti, ‘non può prescindere da quanto previsto nel piano industriale 2007-2011 di Ferrovie dello Stato Spa e quindi dall'esigenza di disciplinare in modo coerente meccanismi di mercato e obblighi di servizio pubblico'".
"In attesa di una strada mediana - dichiara Bellanova - si incassa il primo impegno da parte del governo, cioè quello che prevede nella manovra finanziaria 2007 e nel contratto di servizio, che oggi riguarda soltanto i treni "Espresso notte", l'inserimento di ulteriori servizi a lunga percorrenza e dei servizi Intercity. Un contratto tra Stato e Fs che prevede ulteriori fondi per 120 milioni di euro. un primo passo in avanti - spiega - che non chiude certo la vertenza avanzata dal territorio meridionale pugliese. A tale proposito, il ministero traccia una linea d'azione netta. Nell'ambito dell'assetto di competenze attribuite - dicono nella risposta all'interrogazione - il ministero è senz'altro disponibile ad attivarsi con i soggetti coinvolti per promuovere un confronto finalizzato ad una cooperazione e a un coordinamento più stretti per la soluzione delle problematiche evidenziate, ivi compreso il reperimento di ulteriori risorse pubbliche. Impegno - prosegue la parlamentare dell'Ulivo - che nella risposta inviata ai parlamentari salentini si traduce in qualcosa di più concreto: un tavolo di contrattazione al ministero dell'Economia e delle finanze e un altro presso la presidenza del Consiglio dei ministri".
Vico, Carbonella, Tommaselli e la stessa Bellanova si dicono parzialmente soddisfatti. "Mentre, infatti, si evidenzia la volontà del governo di individuare soluzioni idonee per il mantenimento degli attuali standard del servizio, Trenitalia tende a segnare su Bari l'ultima barriera dei treni a lunga percorrenza, vanificando di fatto l'impegno, durato circa 20 anni, per il raddoppio delle tratte Bari-Taranto e Bari-Lecce, e rinunciando alla concorrenza con i mezzi aerei e su gomma. Mezzi, quest'ultimi - si precisa ancora, facendo riferimento ad una ditta in particolare di trasporto via autobus - di cui ancora oggi la società di trasporti su rotaie continua ad essere ingiustificatamente azionista. Le risposte concrete, dunque, si aspettano ufficialmente in finanziaria".
"In attesa di una strada mediana - dichiara Bellanova - si incassa il primo impegno da parte del governo, cioè quello che prevede nella manovra finanziaria 2007 e nel contratto di servizio, che oggi riguarda soltanto i treni "Espresso notte", l'inserimento di ulteriori servizi a lunga percorrenza e dei servizi Intercity. Un contratto tra Stato e Fs che prevede ulteriori fondi per 120 milioni di euro. un primo passo in avanti - spiega - che non chiude certo la vertenza avanzata dal territorio meridionale pugliese. A tale proposito, il ministero traccia una linea d'azione netta. Nell'ambito dell'assetto di competenze attribuite - dicono nella risposta all'interrogazione - il ministero è senz'altro disponibile ad attivarsi con i soggetti coinvolti per promuovere un confronto finalizzato ad una cooperazione e a un coordinamento più stretti per la soluzione delle problematiche evidenziate, ivi compreso il reperimento di ulteriori risorse pubbliche. Impegno - prosegue la parlamentare dell'Ulivo - che nella risposta inviata ai parlamentari salentini si traduce in qualcosa di più concreto: un tavolo di contrattazione al ministero dell'Economia e delle finanze e un altro presso la presidenza del Consiglio dei ministri".
Vico, Carbonella, Tommaselli e la stessa Bellanova si dicono parzialmente soddisfatti. "Mentre, infatti, si evidenzia la volontà del governo di individuare soluzioni idonee per il mantenimento degli attuali standard del servizio, Trenitalia tende a segnare su Bari l'ultima barriera dei treni a lunga percorrenza, vanificando di fatto l'impegno, durato circa 20 anni, per il raddoppio delle tratte Bari-Taranto e Bari-Lecce, e rinunciando alla concorrenza con i mezzi aerei e su gomma. Mezzi, quest'ultimi - si precisa ancora, facendo riferimento ad una ditta in particolare di trasporto via autobus - di cui ancora oggi la società di trasporti su rotaie continua ad essere ingiustificatamente azionista. Le risposte concrete, dunque, si aspettano ufficialmente in finanziaria".