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Sabato, 20 Aprile 2024
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Tribunale di via Brenta: Perrone e Benfatto, battibecco sull'ascensore

Il primo cittadino scrive al presidente per l'organizzazione logistica del Tribunale civile. Che aveva lamentato il disservizio in uno degli stabili. La replica: "Il ministero non rimborsa le spese per il mantenimento dei locali"

 

LECCE – Foto che parlano da sé. Anche se quel che ritraggono è semplicemente una comunicazione di servizio. Come quella che si legge nel cartello immortalato da un nostro lettore, Mimmo Franco, che ha pensato bene di inviarla al giornale per la rubrica “La foto del giorno”.

"Si avvisa l'utenza che l'ascensore, bloccato da oltre tre mesi, non è ancora utilizzabile perché il Comune di Lecce, per quanto riferito, non ha le risorse finanziarie per anticipare le spese di riparazione”, si legge nella nota a firma del presidente delegato per l’organizzazione logistica del Tribunale civile di Lecce, Mario Benfatto.

Palazzi di via Brenta. Il nome di una via che riassume le annose vicende giudiziarie legate al maxi-processo per una presunta speculazione da milioni di euro. Ma non solo. Le casse del Comune di Lecce che languono per una situazione di pre-dissesto e che, ovviamente, penalizza anche i normali lavori di manutenzione degli edifici pubblici.1-606-42

E questa mattina è giunta la lettera inviata dal sindaco Paolo Perrone inviata a Benfatto, in merito alla questione relativa al non funzionamento di un ascensore negli uffici giudiziari di via Brenta. Ecco scrive il primo cittadino:

Gentilissimo Presidente Benfatto,  apprendo con rammarico dell'avviso a sua firma affisso all'unico ascensore non funzionante del Palazzo di Giustizia, peraltro bloccato per ragioni amministrative e non economiche, da quanto mi è stato riferito.

Le rammento che questa Amministrazione per venire incontro alle diverse richieste ed esigenze degli uffici giudiziari, in più tempi ed anche recentemente, ha impegnato notevoli risorse finanziarie, anticipando somme per conto del Ministero della Giustizia e non ricevendo, a tutt'oggi, alcun tipo di rimborso per le spese relative al mantenimento dei locali adibiti ad uffici giudiziari per gli anni 2009-2010-2011.

Le sarei grato se, con la stessa sollecitudine, potesse divulgare questa mia agli utenti con le stesse modalità con cui ha provveduto a comunicare il disservizio. Mi auguro altresì che anche lei possa, come me, intervenire presso il competente Ministero, affinché rimborsi al Comune quanto fino ad ora anticipato per conto dello stesso.

Cordiali saluti.

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