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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Udc, Ruggeri difende la sua gestione del partito e “smorza” i dissidenti

Nella consueta assemblea estiva dei centristi, il segretario provinciale ribadisce la linea politica della sua conduzione: "Da noi, spazio per tutti, purché si dimostri di saper lavorare". Presenti i sindaci di Otranto e Gallipoli

LECCE - L’Udc a confronto nella Provincia di Lecce all'hotel President. Oltre al segretario provinciale, Salvatore Ruggeri, sono intervenuti anche il presidente provinciale, Francesco Chirilli, e il capogruppo in Consiglio regionale, Salvatore Negro. Tra gli ospiti i sindaci di Otranto e Gallipoli, rispettivamente Luciano Cariddi e Francesco Errico.

La segreteria vede innanzitutto un cambio di vertice: al posto di Mario Pendinelli, il comitato ha acclamato come vice segretario vicario provinciale Oriele Rolli, sindaco di Cutrofiano. La sua elezione è avvenuta al margine delle brevi riflessioni effettuate da Ruggeri, in seguito alle aspre critiche mosse alla segreteria provinciale dai quattro consiglieri provinciali Pendinelli, Tundo, Quintana e Siciliano.

“Voglio premettere che ogni anno – ha spiegato -, di questo periodo, abbiamo tenuto un comitato provinciale, per augurarci buona estate e rinviare il nostro lavoro a settembre. In questi ultimi giorni, dopo tutto quello che è successo, mi è sorto un dubbio, che mi ha spinto a pormi alcune domande: ma sono in grado di rappresentare il partito? Ci sono ancora persone che credono in me oppure ho sbagliato tutto? La risposta, cari amici, è qui davanti a me, me la state dando voi con la grande affluenza e il vostro affetto”.

In relazione alle rivendicazioni di maggiore attenzione da parte dei quattro consiglieri provinciali, Ruggeri risponde: "Nel nostro partito, c'è sempre stata la possibilità per tutti di diventare protagonisti, a patto che si dimostri di saper lavorare. Ma se c'è qualcuno che viene qui per prendersi una poltrona, le cose cambiano, anche perché ho spesso dovuto penalizzare le legittime ambizioni di qualcuno, per il progetto politico nel suo complesso”.

“Stiamo costruendo – ha aggiunto Ruggeri - un partito di moderati, che non può prendere in considerazione Pdl e Pd. I risultati delle scorse amministrative, checché se ne voglia dire, sono stati lusinghieri. A Gallipoli ci siamo e anche a Tricase avremmo potuto esserci, se il Pdl non ci avesse letteralmente osteggiato, votando in blocco il candidato del Pd”.

Ruggeri ha ricordato come a Galatone il candidato sindaco fosse Giovanni Tundo, il quale caldeggiava un'alleanza col Pdl, che però non c'è stata: “Che colpa abbiamo noi – ha domandato - se il centrodestra non ha voluto allearsi con noi, mentre d'altro canto abbiamo dovuto rinunciare all'alleanza col Pd, perché è stato proprio Tundo a non volerla?”.

“A chi pensa che coloro che mi seguono siano solo dei servi sciocchi, rispondo – ha proseguito - che non c'è bisogno di servitori nel partito, ma solo di persone che vogliano dare un mano. Stasera non voglio essere buonista, poiché c'è una disciplina di partito, che va rispettata. Mi accusano di gestire il partito con Totò Negro, ma nessuno può mettere in dubbio il lavoro in regione di Totò
Negro. Qual è il suo problema? È mio cognato? Sono orgoglioso di avere una persona come lui nel partito”. In conclusione, Ruggeri ha invitato quanti non si trovano bene nel partito, a prendere altre strade.

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