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Udc: "Sterile il dibattito sui direttori generali Asl"

La formazione centrista spinge per una riflessione più attenta ai bisogni della sanità, senza cadere nella logica di "nomi" ed "etichette" . Palese, Pdl, ironizza: "Intanto Vendola parte per gli Usa"

BARI - "Il dibattito mediatico e politico sui nomi dei direttori sanitari delle Asl appare sterile se rapportato ai reali bisogni di salute dei cittadini pugliesi": è questo il senso dell'intervento del capogruppo Udc alla regione, Salvatore Negro, che richiami i partiti e i mezzi di comunicazione a non parlare solo di "nomi" e di "etichette" da "appiccicare sul petto dei direttori generali, amministrativi o sanitari", mentre, "a nostro avviso, sarebbe il caso di spostare l'attenzione verso altre priorità che dovrà esprimere la politica sanitaria regionale".

Negro sottolinea come serva dare piena e rapida attuazione al Piano di riordino della rete ospedaliera, "importante" e "strategico" ai fini di un potenziamento verso l'assistenza sanitaria territoriale erogata per il tramite dei distretti socio sanitari: "Negli obiettivi da assegnare ai Direttori Generali - ha continuato il capogruppo Udc - devono essere privilegiate le azioni sanitarie che tutelano e supportano le politiche familiari. I Consultori Familiari della Puglia hanno urgente bisogno di essere profondamente riformati, anche attraverso il coinvolgimento del Forum delle famiglie, per meglio rispondere alle aspettative della vita nascente, delle problematiche giovanili e di coppia, della tutela dei minori, affinché siano il luogo dove la gravidanza abbia una assistenza di qualità, soprattutto per le categorie più deboli".

Per Negro, appare scandaloso assistere, nonostante le leggi nazionali e regionali in materia, a gravidanze seguite quasi esclusivamente tramite visite a pagamento o che donne meno abbienti debbano sborsare di tasca propria cifre elevate per tutelare il diritto alla salute propria e del nascituro. "Così come è - precisa - scandaloso che nei nostri consultori ci siano pochi ginecologi-ostetrici e senza mezzi tecnologici".

"Riteniamo - afferma - che la prevenzione della sordità congenita, attraverso lo screening audiologico di tutti i neonati deve essere supportata in ogni modo, così come riteniamo che la Regione Puglia debba assicurare una adeguata politica di ‘Odontoiatria di comunità', che significa, come avviene nelle nazioni più evolute, prevenzione primaria della carie, che tante risorse sottrae alle famiglie".

Per Negro, un'altra questione è quella di dare piena attuazione al Piano di prevenzione, realizzato in Puglia a macchia di leopardo e in maniera "assolutamente insufficiente", che, invece, necessiterebbe di una nuova spinta propulsiva: "Non ultimo - ha evidenziato il presidente Negro - vanno incrementate le azioni di controllo ambientale, attraverso l'Agenzia regionale per l'ambiente, di concerto con i servizi sanitari, convinti come siamo dell'influenza dell'ambiente sulle condizioni di salute. Interi e vasti territori della Puglia sono in emergenza ambientale ed emergenza sanitaria, come Taranto, Manfredonia, Brindisi".


Vendola non può sfuggire alle sue responsabilità anche se scappa dall'altra parte del mondo".

Particolarmente duro l'affondo del capogruppo del Pdl, Rocco Palese, che ha affermato: "Il tira e molla sulle poltrone della sanità oggetto di spartizioni e diatribe interne alla sinistra è uno spettacolo indecoroso per i cittadini pugliesi che intanto pagano 340 milioni di euro di tasse all'anno proprio per i debiti nella sanità, a fronte di ospedali chiusi, liste d'attesa interminabili e disservizi. Per questo diventa sempre più urgente che il presidente Vendola venga a riferire in Consiglio regionale nella prima seduta utile. Mentre impazza la guerra politica sulle poltrone il presidente Vendola parte per gli Stati Uniti e sta fuori una settimana".

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