Ultima seduta per il consiglio provinciale eletto dai cittadini. Si chiude un’epoca
Cala il sipario sull'assise di Palazzo dei Celestini. Per l'occasione presentata una cerimonia in cui verrà scoperto il busto del primo presidente dell'ente, Martino Luigi Caroli. Sindaci e consiglieri comunali comporranno la nuova assemblea
LECCE – Ultima seduta, lunedì, del consiglio provinciale. Domani, a Palazzo dei Celestini, si chiude un’era. E per l’occasione verrà presentato il programma della cerimonia nella quale verrà scoperto il busto del primo presidente della Provincia di Lecce, Martino Luigi Caroli (dal 1951 al 1958, Democrazia cristiana). Fino al 1994, quando ha vinto Lorenzo Ria (Popolari democratici, L’Ulivo nel secondo mandato), la presidenza è stata appannaggio di altri nove esponenti della Dc: Girolamo Vergine, Egidio Grasso, Pietro Licchetta, Mario Ferrante, Cosimo De Benedetto, Antonio Blasi, Giacinto Urso, Rosario Giorgio Costa, Luigi Marcelli. Dopo Ria c’è stato il mandato di Giovanni Pellegrino (L’Ulivo) e quindi di Antonio Gabellone, che ha vinto le ultime elezioni, quelle del 2009.
Nella fase transitoria che porterà alla definitiva riforma costituzionale, le Province – in base al disegno di legge Delrio – diventano enti di area vasta con un presidente eletto per quattro anni dai sindaci e dai consiglieri comunali di tutto il territorio provinciale. Il consiglio che avrà funzioni di indirizzo e controllo soprattutto nel settore ambientale, del trasporto pubblico e del servizio locale, resta in carica per due anni e sarà composto da un numero di componenti che varia a seconda della popolazione, eletti in via indiretta dal medesimo corpo elettorale che sceglie il presidente.
Con la riforma Delrio – che pose le basi della riorganizzazione quando era ministro degli Affari regionali nel governo di Enrico Letta – nasce l’assemblea di sindaci che approva lo statuto e ha potere consultivo per l’approvazione dei bilanci. Tutti gli incarichi saranno a titolo gratuito.