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Ultimo bollettino: non ci sono nuovi casi di Covid, quasi 2.800 i tamponi

Alto il numero dei test processati nei laboratori. Si registra una vittima della provincia di Bari. Lopalco ricompone il quadro: "La prima ondata preceduta da tre mesi di circolazione del virus"

LECCE - A fronte di 2.790 test registrati non ci sono stati esiti positivi di Covid-19. In Puglia, per la seconda volta negli ultimi tre giorni, non ci sono incrementi nel dato dei casi confermati: 14 nell'ultima settimana, 4.529 dall'inizio da quando l'epidemia ha manifestato i suoi effetti nella regione. Quelli attivi sono 177.

Il recente andamento della curva farà sì che, nell'aggiornamento atteso venerdì del monitoraggio condotto dal ministero della Salute e dall'Istituto Superiore di Sanità - riferito al periodo 15-21 giugno - l'indice di contagiosità (Rt) in Puglia tornerà a salire - l'ultimo è di 0.62, quello precedente era 0.94 -. Si tratta di un dato contingente, dovuto ai dieci casi emersi tra il 18 e il 20, e nel contesto anche privo di grandi significati, non essendoci pazienti in terapia intensiva. Il numero di quelli ordinari si è intanto ulteriormente ridotto: i ricoverati nelle strutture Covid sono oggi 29 (148 invece le persone infette in isolamento presso la propria abitazione). 

Il dato progressivo dei tamponi fatti in Puglia è arrivato a 168.388, mentre con il decesso registrato in provincia di Bari il numero delle vittime è di 543, con un indice di letalità del 12 percento (quello nazionale è del 14,5 percento). I guariti sono 3.809 in tutto.

Consulta il bollettino epidemiologico del 24 giugno

Il professor Pier Luigi Lopalco, responsabile epidemiologico per la Puglia, ha riassunto in un post il quadro delle attuali conoscenze sull'epidemia e sul virus. La prima considerazione riguarda la conferma che il Sars-Cov 2 è entrato in Italia nel dicembre scorso e che, dopo circa tre mesi di circolazione, è stata registrata una "ondata pandemica che ha avuto un forte impatto su molte regioni del Nord e ha messo in ginocchio il servizio sanitario lombardo". La seconda riguarda l'impatto, mitigato, sul Centro Sud, grazie al combinato disposto dal lockdown e dalle attività di "controllo delle catene di contagio sul territorio". Le terza ha a che fare col presente: l'ondata è in fase di "risoluzione" in tutta Italia ma persiste una circolazione a bassa intensità, come dimostrano "focolai di limitata estensione in diverse regioni".

Premesso questo ci sono altre riflessioni relative a questioni meno definite, quando non del tutto incerte: il tema della presunta minore aggressività del virus non convince affatto l'epidemiologo: "Non esistono evidenze che le mutazioni cui è andato incontro il virus ne abbiano ridotto la aggressività in termini di outcome clinico. Al contrario, nel corso dei più recenti focolai in Italia comunque si sono registrati decessi quando il virus ha colpito pazienti fragili, ed il virus che ora circola in sud America è probabilmente lo stesso che circola in Europa".

Secondo Lopalco ottimismo e prudenza dovrebbero essere in questa fase sentimenti complementari e non contrapposti, come pure una certa narrazione da tifoseria vorrebbe. Questo per due ragioni fondamentali: da una parte i primi riscontri sulle indagini sierologiche dimostrerebbero come al Nord anticorpi siano presenti nel 30 percento circa della popolazione - ben lontano da quella soglia necessaria per parlare di immunità di gregge -, mentre nel Centro-Sud non raggiungerebbe il 2 percento.

Dall'altra un'archiviazione troppo frettolosa della questione sarebbe rischiosa perché "non conosciamo il comportamento del virus in relazione al clima e quindi non sappiamo ancora cosa potrebbe succedere in estate se eliminassimo del tutto le misure di controllo ed un minimo di distanziamento fisico. Non sappiamo se ci sarà una seconda ondata in autunno-inverno perché questo dipenderà fortemente dalla capacità di bloccare la circolazione del virus da parte della sanità pubblica. Non sappiamo se e quando sarà disponibile in produzione su larga scala un vaccino sicuro ed efficace". 

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