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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Pug, Perrone decide per il rinvio. Via libera al piano commerciale

Decisione tutta politica del primo cittadino che evita di forzare la mano. A margine dell'ultimo consiglio comunale si consuma la frattura tra Gigi Rizzo e la maggioranza e tra Gianni Colucci e il Pd

LECCE – Polemiche, come previsto, ma anche sorprese nell’ultimo consiglio comunale prima della scadenza della consiliatura, ma la seduta avrà un seguito domani per consentire l’evasione di tutti i punti all’ordine del giorno. Lo slittamento si è reso necessario, oltre che per l’insolita lunghezza del programma, anche per la “scelleratezza” di Gigi Rizzo – lo ha detto il presidente dell’assise Eugenio Pisanò – che si è rifiutato di convocare la commissione Bilancio per l’approvazione del regolamento per l’applicazione dell’Imu e della tassa sui rifiuti. Il diretto interessato, che non ha ancora deciso si candidarsi con l’Udc oppure restare organico alla maggioranza - ha così spiegato la sua posizione: “La legge dice che se i Comuni non adottano una tariffazione nei tempi stabiliti, verrà applicato il minimo previsto”.

Ma i fari dell’assise comunale erano tutti puntati sull’adozione del Documento programmatico preliminare alla formazione del Piano urbanistico generale. Una questione “scottante”, intorno alla quale gravitano formidabili interessi economici ed elettorali, sulla quale l’opposizione aveva preannunciato battaglia, accusando il centrodestra di “mettere le mani sulla città” fuori tempo massimo, considerando invece più corretto il rinvio del tema alla prossima consiliatura. La richiesta è stata oggi accolta dallo stesso sindaco, Paolo Perrone, che davanti alla bagarre scatenata dal capogruppo del Pd, Antonio Rotundo, ha deciso di soprassedere. Aspettando, magari, che il voto di maggio lo rilanci con una spinta propulsiva tale da travolgere ogni ostacolo. Quella del primo cittadino è stata una decisione tutta politica, perché i numeri per far passare il documento la maggioranza li aveva. E non è la prima volta che Perrone adotta questa strategia: tanto per citare un esempio, anche sull’ipotesi di alienazione della scuola materna di Piazza Partigiani, ha dovuto cambiare in corsa i suoi piani – o, meglio, i piani dei suoi – incassando poi un discreto dividendo in termini di immagine.

Fino a quel punto e al netto del “boicottaggio” di Rizzo ai danni della sua maggioranza, il consiglio si era svolto in maniera rapida ed indolore, anche grazie al voto favorevole del Pd in due circostanze, sul Regolamento per la disciplina dei mercati coperti di Porta Rudiae, Santa Rosa e Settelacquare e sulla revisione al ribasso delle tariffe di accesso e sosta in città dei bus turistici, questione sulla quale nei mesi scorsi accese erano state le discussioni tra associazioni, guide turistiche e operatori commerciali da una parte e amministrazione comunale dall’altra. Disco verde anche per l’approvazione del nuovo piano commerciale, anticipato dall’assessore Luigi Coclite nei giorni scorsi. In questa circostanza si è registrato anche il voto favorevole di Io Sud – formalmente ancora all’opposizione - che, per bocca della consigliera Francesca Mariano, ha voluto sottolineare l’apprezzamento per il lavoro dell’esponente della giunta.

Se la maggioranza fa i conti con il nodo rappresentato da Gigi Rizzo, il Pd è alle prese con il caso di Gianni Colucci, in rotta con il partito. Il consigliere comunale uscente ha dichiarato di volersi prendere alcuni giorni per decidere se far parte della lista del partito oppure se cercare altra collocazione  o addirittura ritirare la propria disponibilità a qualsiasi candidatura. Troppe incomprensioni, troppe pressioni dai pezzi grossi del gruppo consiliare, troppa indifferenza nei confronti delle istanze da lui rappresentate: sarebbero queste le ragioni di fondo del probabile divorzio tra Colucci e il partito democratico. Il consigliere ha voluto precisare solo una cosa: non farà mai alcun passaggio di schieramento se non con la legittimazione del voto. 

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