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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Usb torna all'attacco sui nodi di Sanitaservice. "Metà personale aspetta full time"

Il sindacato, forte della vittoria nell'elezione delle Rsu, si riunisce in assemblea per fare il punto della situazione. Priorità: aumento del monte ore, organizzazione del lavoro e lotta contro l'articolo 4 della spending review

 

LECCE - A mesi di distanza dalle ultime proteste del personale di Sanitaservice, sotto l'ufficio dell'allora direttore Luigi De Santis, Usb torna sulla vertenza internalizzazioni nella Asl di Lecce chiamando a raccolta i suoi. Il sindacato,che dopo le elezioni delle Rsu interne si è confermato il più rappresentativo all'interno della società in house chiamata a gestire direttamente molti dei servizi storicamente appaltati all'esterno, ha convocato un'assemblea degli iscritti presso il polo didattico dell'azienda sanitaria. Festeggiamenti per la vittoria sindacale, si, ma non è tempo di adagiarsi sugli allori.
Mentre si attende il cambio di vertici alla guida di Sanitaservice in seguito alle dimissioni di De Santis – per la verità, neanche rimpiante dal sindacato che lamentava una scarsa organizzazione del lavoro nei vari presidi ospedalieri – si torna a reclamare l'aumento del monte orario fino al promesso full time.
Da quel primo maggio 2011, metà degli assunti (quasi 400 persone) attende ancora l'ok del direttore generale, Valdo Mellone, sull' implementazione dei servizi fino al raggiungimento dell'obiettivo. Il passaggio dalle ditte esterne all'assunzione nella società in house doveva, infatti, mantenere inalterate le condizioni salariali e contrattuali di partenza. Ma la coperta della società in house, fin'ora, è sembrata troppo corta per un impiego a pieno regime di tutti e 800 i lavoratori, tra ausiliari, addetti alla manutenzione del verde, alla disinfestazione, al sistema informatico. Non tutto sembra essere andato nella direzione sperata, come conferma l'esponente provinciale Usb, Gianni Palazzo: "Una parte di questi servizi che potrebbero essere affidati direttamente a Sanitaservice, viene già svolta informalmente dagli stessi lavoratori, perchè all'interno dei vari ospedali i direttori di struttura assegnano, impropriamente, altre mansioni. Vedi il servizio di ausiliariato nelle sale operatorie dei nosocomi di Gallipoli e Casarano che non era svolto durante l'appalto". Cioè prima della data del primo maggio 2011 che ha inaugurato i lavori di Sanitaservice.
L'affidamento formale, con equivalente aumento salariale, secondo Usb potrebbe decretare la fine della lunghissima attesa dei dipendenti, considerato che il secondo scaglione di aumento del monte ore doveva avvenire già a giugno: "Ci sono persone che sono ferme a 18, 20, 24 ore settimanali, con stipendi che sono ben al di sotto della soglia di povertà fissata sui mille euro al mese".
sanita service foto + intervista 005-2In tutto questo tempo, la società in house è stata anche impegnata sull'altro fronte della "salvezza" contro la scure dell'articolo 4 della legge "spending review". Per sopravvivere alla liquidazione imposta alle società partecipate, la Asl di è attrezzata con un piano di ristrutturazione aziendale che attende solo il parere del commissario di nomina governativa, Enrico Bondi. "Se il governo Monti voleva agire nell'ottica di razionalizzare la spesa pubblica, non ha alcun senso condannare a morte le società in house sanitarie che hanno prodotto un risparmio certificato rispetto al vecchio sistema degli appalti, anche a Lecce", puntualizza Palazzo.
L'altra priorità, per il sindacato, rimane l'organizzazione efficace del lavoro per ripristinare condizioni interne di "equità": "Fin'ora ci è stata data la possibilità di discutere di questa questione perchè gli incontri si sono frammentati su vari tavoli sindacali, diversamente da quanto accade nelle altre Sanitaservice regionali". Ad un anno e mezzo di distanza i nodi da sciogliere sarebbero tutti lì: carenza di personale in alcuni presidi, come Casarano, Scorrano, Galatina, ed altri in cui, nonostante la chiusura di alcuni reparti, il personale non è stato mai spostato, vedi il nosocomio di Nardò e Campi Salentina.
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