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Vaccino anti meningococco B. Asl: "Non affollare gli ambulatori"

La gratuità anche per i nati tra il 2003 e il 2013 ha allargato la platea dei beneficiari. Ma non c'è alcuna emergenza: basta prenotare

LECCE – Evitare di affollare gli ambulatori, limitandosi a effettuare la prenotazione presso il centro vaccinazioni della Asl. E’ questa la raccomandazione che parte dell’azienda sanitaria dopo la decisione della Regione Puglia di estendere la somministrazione gratuita del siero contro il meningococco di tipo B anche a coloro che sono nati tra il 2003 e il 2013, in media  6500 ogni anno.

Asl ha stimato che, con un’adesione alla vaccinazione del 50 per cento degli aventi diritto, le prestazioni sarebbero circa 70mila considerando che la somministrazione avviene in due sedute.  Lo sforzo organizzativo in termini di risorse umane e orari aggiuntivi non è da poco. Il consiglio è quello di prenotare il vaccino nelle settimane e nei mesi prossimi anche perché vale ancora una volta la pena ribadire che non c’è alcuna emergenza meningite in corso come già chiarito dal presidente della Regione Puglia e dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica: “Una ragionevole e oculata programmazione – dice la nota di Asl - potrà quindi consentire al personale di smaltire l’attività ordinaria, anche perché non v’è reale esigenza o necessità di fare in fretta il vaccino, tutti e subito”.

In mattinata erano stati i consiglieri regionali Luigi Manca ed Erio Congedo, dei Conservatori e Riformisti a segnalare che “In tanti si stanno presentando quotidianamente per sottoporre i propri figli al vaccino, salvo sentirsi dire che invece il servizio è a pagamento". Pur consapevoli di trovarsi di fronte ad un allarme sociale “esagerato” i due esponenti del centrodestra sollecitano la Asl a dare attuazione agli indirizzi della Regione.

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