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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Veleni e proteste su sanità: i sindaci chiedono ascolto

Il consigliere regionale Antonio Buccoliero, si schiera con i sindaci dei comuni colpiti dalla chiusura delle strutture: "Dov'è capacità di ascolto di Vendola?" E Greco: "Risponda almeno al Pd"

BARI - "Mi domando che fine abbia fatto la tanto sbandierata capacità di ascolto del presidente Vendola, dove è finita la capacità di mediazione di un uomo, che ha sempre fatto della piazza il suo punto di forza? O esse vanno, forse, ad intermittenza, a seconda dei propri desiderata?". È quanto si domanda il consigliere della Regione Puglia e presidente di "Moderati e Popolari", Antonio Buccoliero, dopo l'assenza del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, alle audizioni delle commissioni Bilancio e Sanità, a cui hanno preso parte i sindaci dei 18 comuni pugliesi, interessati dai tagli e dai ridimensionamenti del Piano di rientro sanitario.

Per Buccoliero, pesa come un macigno l'assenza del governatore, così come pesa il silenzio di un Governo regionale, chiamato non solo a decidere, ma anche a spiegare e a confrontarsi con i cittadini, a cui si chiedono "sacrifici, lacrime e sangue": "I sindaci - dichiara il consigliere regionale salentino -, dispiace sottolinearlo, vengono lasciati soli a dover dare risposte, che essi stessi non hanno e il discorso vale per tutti, non soltanto per le amministrazioni guidate dal centrodestra. Nel Salento la situazione è identica tanto a Maglie quanto a Campi Salentina, solo per fare qualche esempio".

La chiusura di ospedali importanti come quelli di Campi Salentina, Maglie e Poggiardo determinerà, inevitabilmente, secondo Buccoliero, dei deficit in ambito sanitario, andando ad incidere pesantemente su una situazione, che già oggi non si può definire rosea: "Le liste di attesa - precisa - si allungheranno, i servizi sanitari saranno sufficienti, la sanità continuerà ad essere un diritto tutelato e garantito? E in che modo? Quali servizi si attiveranno per supplire ai tagli?".

"Queste domande - puntualizza in conclusione Buccoliero - rimbalzano dal nord al sud del territorio e a queste domande occorre dare risposte chiare, spiegando le scelte fatte e quelle che si faranno. Questo chiedono i sindaci del Salento, questo chiede la gente, che ha diritto ad avere delle risposte".

A Buccoliero, si uniscono anche gli esponenti dell'Udc, che chiariscono come non si possano chiudere gli ospedali senza offrire una valida alternativa al cittadino: "Condividiamo - dichiara Salvatore Negro - le preoccupazioni degli amministratori pugliesi e delle popolazioni interessate dalla chiusura dei piccoli ospedali. Per questo chiediamo di anticipare l'organizzazione delle 'Case della Salute', condizione imprescindibile per l'Udc per l'approvazione del piano di rientro e riqualificazione del servizio sanitario regionale".

Per l'"opposizione responsabile", come si definiscono i centristi, c'è la disponibilità a sostenere l'approvazione del Piano di rientro, ma ad una condizione "indispensabile" ed "imprescindibile", ossia che la disattivazione delle strutture ospedaliere interessate dal riordino diventi effettiva solo immediatamente dopo la concreta predisposizione degli strumenti e degli assetti organizzativi necessari a garantire la massima fruizione dei servizi assistenziale alle popolazioni interessate, da attuarsi secondo le indicazioni già contenute nella proposta di regolamento all'esame della commissione regionale Sanità.

"In particolare - continua Negro - l'Udc chiede di anticipare la materiale organizzazione delle Case della Salute, previste dalla programmazione dei fondi europei, utilizzando di fatto le strutture ospedaliere da dismettere. Allo stesso tempo, l'Udc chiede alla Giunta regionale di accelerare il 'project financing' per la costruzione dei nuovi ospedali previsti dal Piano Regionale della Salute, i quali costituiscono la risposta migliore alla esigenza della popolazione pugliese di poter disporre finalmente di una rete ospedaliera più moderna, più efficiente, più sicura".

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