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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Vendola scrive al magistrato: il Pd condivide la scelta

Maniglio manifesta vicinanza al governatore, che sarebbe oggetto di un'ingiustificata campagna denigratoria dal centrodestra. E intanto si muovono le primarie: ieri è stato l'esordio di Minervini

BARI - Il Partito Democratico dalla parte di Vendola: Antonio Maniglio plaude all'appassionata lettera che il presidente della Regione ha inviato al magistrato inquirente, in quanto Vendola "aveva il diritto di interrompere il circo mediatico che da settimane, rimestando la solita minestra, comunica un'immagine falsa del governo della Puglia e del suo presidente".

"Non so se la strada migliore - precisa Maniglio - era quella della lettera al magistrato inquirente, ma è indiscutibile l'efficacia dell'iniziativa di Vendola per parlare ai pugliesi. E se i comportamenti del Presidente, e la sua vicenda personale, sono cristallini, penso sia giusto rivendicare che l'insieme dell'azione di governo di questi anni è stata improntata a logiche di trasparenza e di correttezza. Ecco perché è giusto contrastare l'indecorosa strumentalizzazione della destra e, nel contempo, accertare e colpire eventuali responsabilità di singoli che hanno potuto tradire la fiducia delle persone perbene".

A chiedere trasparenza sarebbero, dunque, per primi i consiglieri del Pd, che hanno sostenuto lealmente l'impegno di tutti gli assessori: ma "perché non ci appartiene la cultura del sospetto - chiarisce Maniglio - e chiediamo che le indagini vadano avanti, ci permettiamo molto sommessamente di suggerire una maggiore sobrietà nel lavoro di accertamento di eventuali responsabilità e tempi rapidi nelle conclusioni, per evitare che l'indagine - come ha scritto Vendola - diventi esclusivamente strumento di lotta politica contro il centrosinistra".

In particolare Maniglio si dice "leggermente perplesso" nel veder "indagare una legge, acquisendone gli atti - già disponibili su internet-, e con le telecamere appresso": "Quella sulle farmacie - sostiene - è una sanatoria sofferta, in cui si sono scontrati interessi diversi e che più volte è stata rinviata; ma quando si è votato i consensi sono stati bipartisan e superiori al 90%. Ma lo stesso ragionamento, siccome si legge di pressioni varie, vale per il Piano della Salute. Questo, seppure votato per legge, potrebbe rimanere totalmente inapplicato perché contiene solo indirizzi e scelte che, per diventare efficaci, hanno bisogno di altri atti amministrativi".

Maniglio invita a "tornare ai fatti", manifestando vicinanza a Vendola: "Ad oggi - dichiara -, ad oltre sei mesi dall'avvio delle indagini, c'è un solo atto a carico di esponenti della politica: un avviso di garanzia per l'ex assessore alla sanità. E basta: un avviso di garanzia. La rappresentazione data dalle pagine dei giornali e dai notiziari televisivi, oltre che da qualche esaltato di Idv, è, addirittura, di una ‘nuova tangentopoli'".

Sempre nel Pd, intanto, ha preso il via la lunga rincorsa per le primarie in funzione dell'elezione del segretario regionale. Ieri, presentato il cantiere delle idee del candidato, Guglielmo Minervini, con tutti i temi importanti della sua campagna elettorale: dal "doppio congresso", al bisogno del Pd di tornare sul territorio, di rinnovarsi e rinnovare la politica mettendo al centro i cittadini e la trasparenza nei processi decisionali.

"Ho la sensazione che siano in corso due congressi paralleli - ha esordito Minervini -, il ring con due protagonisti e tutti spettatori. Il congresso scenico, quasi fosse la prosecuzione di un reality tutto incentrato sull'accentrazione personalistica di cui si legge sui giornali, e un altro congresso: quello dei cittadini, che riguarda le attese dei pugliesi, il congresso delle persone in cui tutti sono protagonisti e nessuno è spettatore. Non sono candidato per il primo congresso perchè voglio partecipare al secondo, in cui al centro ci sarà la Puglia, le idee e soprattutto le persone. Questo congresso mi intriga ed è questa la vera ragione per cui ho accettato la candidatura, perchè credo che nella vicenda che si andava configurando, su quel ring la domanda dei cittadini rischiava di essere esclusa. Io la ritengo vitale, maggioritaria e più aderente ai bisogni della società pugliese". Con Minervini c'erano pezzi della società civile pugliese, tra cui Paola Fini, ricercatrice del Cnr e rappresentante di una associazione di adozione, Edoardo Winspeare, noto regista, ma anche amministratori come Michelangelo Lombardi, sindaco di San Marco in Lamis, e la coordinatrice del circolo di Castellana Grotte, Lia Airò."

Nel corso dell'incontro è stata presentato un manifesto, pubblicato on line sul sito internet del candidato, con nove idee per nove politiche possibili: la democrazia partecipata, la politica della salute, dell'attivazione solidale, del fare solidale, della sapienza, della bellezza, dei server, della convivialità. Idee presentate con lo scopo dichiarato di diventare oggetto del confronto attraverso un percorso partecipato che partirà dalle piazze e si allargherà anche sul web.

Anche Minervini è tornata sull'attualità delle inchieste giudiziarie: "Al netto delle distorsioni e strumentalizzazioni di cui il centro sinistra pugliese è vittima in questi giorni, c'è ancora troppo imbarazzo nel parlare della questione morale. In questa campagna diremo che l'unica risposta per ridare credibilità alla politica nel rapporto con i cittadini, anche nell'esercizio della funzione del potere, è la trasparenza. E' stato il principio cardine della mia azione amministrativa e vorrei che sia lo stesso principio che guiderà il nuovo Pd, rendendo trasparenti anche i processi di formazione delle nomine e degli incarichi".

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