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Sabato, 20 Aprile 2024
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Via Brenta, per il Comune sei milioni di risparmi

Illustrati i termini dell'accordo siglato con la società di leasing immobiliare Semalbipiemme: i contratti saranno di "normale" locazione. Resta la costituzione in giudizio, ma non contro la società

LECCE - Da venerdì 23 settembre l'amministrazione comunale di Lecce e la società Selmabipiemme non sono più legate da un accordo di leasing immobiliare, bensì da contratto di affitto con formula "sei anni più sei", che partirà ufficialmente dal primo gennaio 2012 con un canone di locazione che dovrebbe essere di 1 milione 460 mila euro euro più Iva, "abbonando" praticamente i cinque mesi compresi tra luglio e dicembre 2011 con un risparmio di 730 mila euro. I fondi sottratti dalle casse di Palazzo Carafa per i contratti di affitto degli immobili, saranno d'ora in poi interamente rimborsati dal ministero di Grazia e Giustizia.

Sono alcuni dei dati presentati in una conferenza stampa dal primo cittadino, Paolo Perrone, che ha illustrato come, di fatto, la Semabipiemme si farà carico, tra l'altro, delle spese di arbitrato del valore di 200 mila euro, oltre ai rimborsi a Palazzo Carafa per giudizi civili e penali di ulteriori 150 mila euro più Iva. Ma non finisce qui: la società di leasing del gruppo Mediobanca rinuncia a tutti i crediti avanzati nei confronti del Comune di Lecce per oltre 5 milioni tra canoni scaduti e mai pagati, riaddebito dell'imposta sostitutiva ed altri oneri accessori.

Si conclude così l'annosa vicenda, portata anche nelle aule di giustizia, e finita sotto i riflettori nello scorso autunno (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=23964). Ricapitolando, il vantaggio per le casse comunali consiste dunque in circa 4 milioni e 873 mila euro per canoni di leasing messi in conto e che però non dovranno più essere versati; 730 mila euro di risparmio sulla locazione; 200 mila euro di rimborso per lavori effettuati sugli immobili, e si tradurrà in un totale di 5 milioni e 683 mila euro, destinati a lievitare poiché questa è la sola somma epurata dagli eventuali interessi di mora."Da venerdì dormo finalmente sonni tranquilli, è stata una trattativa difficilissima- ha spiegato il sindaco- per la quale devo ringraziare i legali, i miei consulenti e i leccesi stessi che hanno vissuto la questione come propria, come se si trattasse del proprio patrimonio di famiglia".

Poi ha proseguito: "Solo alcuni hanno osteggiato questa impresa, ricoprendo la questione di una velatura politica strumentale, ma non è stato un atteggiamento saggio. Qui si è trattato di una transazione che ha visto il Comune di Lecce opporsi a Mediobanca, ecco perché non ho ritenuto corretto il modo col quale alcuni ci hanno remato contro, con l'ansia di sbandierare il vessillo del fallimento del sindaco Perrone. Eppure questa è la strada del risanamento, un risultato straordinario che vedrà però risvolti di natura penale perché se è vero che il Comune di Lecce non sarà parte civile nei confronti della Semabipiemme, continuerà ad esserlo nei confronti di altri imputati".

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