"Via la comunità Rom dalla masseria occupata"
La denuncia parte da Francesco Calogiuri, consigliere di minoranza dell'Ulivo, il quale si rivolge al sindaco di Lecce Perrone per segnalare "la grave e persistente situazione di illegalità"
Raccolta di firme per chiedere l'allontanamento della comunità di nomadi che sostano abusivamente in una masseria disabitata di via Sandalo a Lecce. E poi per ribadire che "è un diritto dei cittadini poter vivere serenamente nel proprio quartiere e che trascurare questa situazione di illegalità e un gesto altamente diseducativo". La denuncia parte da Francesco Calogiuri, consigliere comunale di minoranza dell'Ulivo. Il quale si rivolge con una lettera al sindaco Perrone e al presidente del quartiere "Rudiae-Ferrovie", Carmelo Isola, descrivendo "la grave situazione di illegalità che permane da tempo nei quartieri Borgo San Nicola e Quattro finite.
"Da due mesi a questa parte una comunità Rom ha occupato una masseria disabitata in via Sandalo e da allora vive in casa altrui, in condizioni igieniche disastrose, provocando notevoli disagi ai residenti del quartiere. Gli abitanti del quartiere - aggiunge Calogiuri - sono ormai esasperati da questa situazione che va a sommarsi alla condizione precaria delle periferie leccesi, prive di servi efficienti, abbandonato all'incuria e senza alcun controllo da parte delle forze dell'ordine che, se interpellate, rispondono ai cittadini di essere impotenti rispetto alla situazione".
Il consigliere di minoranza si spinge oltre e denuncia anche episodi di microcriminalità che si starebbero verificando proprio in quei quartieri ritenuti ormai a rischio: "Nelle ultime due settimane - afferma - in coincidenza con il trasferimento di molti residenti nelle località balneari, il numero dei furti è aumentato vertiginosamente, tanto che si è riusciti addirittura a comprende la tecnica del furto: i ladri suonano al citofono e se non hanno risposta, trascurando il fatto che in casa ci potrebbe essere comunque qualcuno, si introducono nelle abitazioni saccheggiandole e provocando danni. Nonostante le numerose denunce - continua - questa situazione permane e gli abitanti vivono ormai nella paura di lasciare la propria abitazione incustodita, di restare in casa o rilasciare anziani e bambini da soli".
Quel che chiede Calogiuri al sindaco Perrone è infine il trasferimento dei nomadi in luoghi idonei e la restituzione ai proprietari degli edifici occupati abusivamente "e di portare sicurezza in questi quartieri richiamando le forze dell'ordine ad un'azione più efficace sul territorio".
"Da due mesi a questa parte una comunità Rom ha occupato una masseria disabitata in via Sandalo e da allora vive in casa altrui, in condizioni igieniche disastrose, provocando notevoli disagi ai residenti del quartiere. Gli abitanti del quartiere - aggiunge Calogiuri - sono ormai esasperati da questa situazione che va a sommarsi alla condizione precaria delle periferie leccesi, prive di servi efficienti, abbandonato all'incuria e senza alcun controllo da parte delle forze dell'ordine che, se interpellate, rispondono ai cittadini di essere impotenti rispetto alla situazione".
Il consigliere di minoranza si spinge oltre e denuncia anche episodi di microcriminalità che si starebbero verificando proprio in quei quartieri ritenuti ormai a rischio: "Nelle ultime due settimane - afferma - in coincidenza con il trasferimento di molti residenti nelle località balneari, il numero dei furti è aumentato vertiginosamente, tanto che si è riusciti addirittura a comprende la tecnica del furto: i ladri suonano al citofono e se non hanno risposta, trascurando il fatto che in casa ci potrebbe essere comunque qualcuno, si introducono nelle abitazioni saccheggiandole e provocando danni. Nonostante le numerose denunce - continua - questa situazione permane e gli abitanti vivono ormai nella paura di lasciare la propria abitazione incustodita, di restare in casa o rilasciare anziani e bambini da soli".
Quel che chiede Calogiuri al sindaco Perrone è infine il trasferimento dei nomadi in luoghi idonei e la restituzione ai proprietari degli edifici occupati abusivamente "e di portare sicurezza in questi quartieri richiamando le forze dell'ordine ad un'azione più efficace sul territorio".