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Video del consiglio postato su facebook. Archiviata denuncia contro Nbc e Siciliano

Il gip del tribunale di Lecce ha disposto l’ordinanza di archiviazione sulla denuncia per diffamazione presentata dal presidente dell’assise Giuranna e dal consigliere Verardi

NARDO’ - Nessun esito per la denuncia presentata circa un anno addietro da presidente del consiglio comunale di Nardò e da un consigliere di maggioranza nei confronti dell’associazione Nardò Bene Comune e del consigliere del Pd, Lorenzo Siciliano, per aver postato sui social uno stralcio video della seduta dell’assise comunale del 2 marzo del 2018. Una delle tante sedute accese del consiglio neretino finita nel calderone mediatico dei profili facebook e dei relativi commentatori, ma la cui immissione tramite internet, pur effettuata senza l’autorizzazione prevista dal regolamento comunale, secondo i giudici del Tribunale di Lecce, non è di per sé da considerarsi una condotta diffamatoria. Da tale premessa il giudice per le indagini preliminari, Sergio Tosi, esprimendosi sulla richiesta già presentata dal pubblico ministero, e dopo l’udienza del 16 ottobre scorso, ha emesso l’ordinanza di archiviazione nei confronti di Nardò Bene Comune e del consigliere di minoranza Siciliano.

“Si ritiene che quanto denunciato da Andrea Giuranna e Giuseppe Verardi è apparso totalmente infondato e pretestuoso e non sussistono profili di penalità in capo agli indagati” si legge nel dispositivo di archiviazione. La vicenda parte a seguito della seduta dell’assise civica del 2 marzo dello scorso anno, quando alcuni stralci del dibattito tra la minoranza e il presidente del consiglio e la maggioranza del sindaco Pippi Mellone, vennero riproposti sul profilo facebook dell’associazione Nardò Bene Comune e postati anche sul profilo personale del consigliere Lorenzo Siciliano e del Partito Democratico Nardò. Una circostanza stigmatizzata in particolare dal presidente dell’assise, Andrea Giuranna e dal consigliere Giuseppe Verardi che ritenevano, a seguito di quella pubblicazione sui social, di essere “stati oggetto di critiche e offese, di carattere pubblico, che hanno ben superato il limite del rispetto e dell’onorabilità della loro persona”.

Da qui la denuncia per diffamazione presenta nei confronti degli autori della divulgazione dei frammenti video in questione che aveva però portato già ad una prima richiesta di archiviazione da parte del pubblico ministero del 17 gennaio scorso alla quale Giuranna e Verardi si erano opposti. Trascorso il supplemento d’indagine e giunta l’udienza camerale del 16 ottobre, nei giorni scorsi il gip ha deciso per la definitiva archiviazione del caso ravvisando anche che la condotta posta in essere dai denunciati possa rientrare “nella concreta manifestazione del diritto di cronaca e di critica”.                                            

“Il giudice Mario Tosi del tribunale di Lecce ha ritenuto quanto denunciato dal presidente Andrea Giuranna totalmente infondato e pretestuoso” commentano da Nardò Bene Comune, “e coprotagonista di questa triste pagina di politica cittadina è il consigliere comunale Giuseppe Verardi, firmatario della denuncia insieme a Giuranna. Il presidente e il consigliere di maggioranza oltre alla nostra associazione avevano querelato anche un consigliere comunale della minoranza. Il procedimento è stato archiviato anche nei suoi confronti. Il vero motivo della denuncia forse non lo scopriremo mai e non è detto che lo conosca lo stesso Giuranna”.

Anche il consigliere dei Dem, Lorenzo Siciliano, ha voluto dare contezza dell’esito della denuncia subita in seguito ai fatti avvenuti in quel consiglio comunale. “Ero indagato, insieme all’associazione politica Nardò Bene Comune, per aver compiuto il mio dovere di amministratore comunale, pubblicando l’estratto di un consiglio comunale in cui il presidente dell’assise e un consigliere di maggioranza insultavano l’opposizione e si ergevano a padroni dell’assise cittadina” commenta Siciliano, “fa rabbrividire che ci sia gente che utilizza la giustizia per tentare di mettere i bastoni tra le ruote dei propri avversari politici, provando ad ammorbidirne la condotta, facendo perdere tempo a giudici e costringendo chi si ritrova con una denuncia scaraventata addosso a ricorrere ad un legale per difendersi. Ringrazio l’avvocato Alessandro My che ha svolto il suo lavoro in modo magistrale” conclude il consigliere del Pd, “oggi, ad affermare che quanto sostenuto da taluni personaggi è pretestuoso ed infondato sono i giudici leccesi. Noi lo sosteniamo da tre anni a questa parte. E da oggi potremo andare avanti con maggiore schiettezza e crescente decisione”.

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