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Violenza contro vigili urbani: sindacati invocano misure di sicurezza

Fp Cgil sull'episodio accaduto sabato notte a Lecce: "Effetto di una campagna denigratoria contro il pubblico impiego". Csaral: "Categoria priva di tutele"

LECCE – Una multa per divieto di sosta e fermata: tanto è bastato ad un automobilista per andare su tutte le furie e sfogare la sua frustrazione su due inermi vigili urbani. L’episodio è accaduto a Lecce, in via Cavallotti, nella notte tra sabato e domenica, e i sindacati di categoria si sono immediatamente mobilitati per testimoniare solidarietà ai malcapitati, invocando misure di sicurezza più efficaci per gli agenti esposti, quotidianamente, a mille rischi.

Così la Funzione pubblica Cgil: “Siamo vicini ai lavoratori e condividiamo la preoccupazione espressa dal comandante Donato Zacheo circa il livello di violenza con cui quotidianamente devono fare i conti i poliziotti”.

La segretaria generale della Fp-Cgil Lecce, Fiorella Fischetti, ha espresso la propria solidarietà e aggiunto: “Gli agenti di polizia locale svolgono un lavoro pubblico al servizio dei cittadini, eppure il loro ruolo è ingiustificatamente percepito come sanzionatorio e vessatorio dagli stessi cittadini”.

“In realtà questo clima di violenza e di diffidenza è facilitato anche dalla campagna denigratoria di cui è bersaglio da anni il pubblico impiego – puntualizza la segretaria - : i lavoratori sono sbrigativamente additati come assenteisti o svogliati. Tutto ciò può provocare reazioni gravi e violente. È fuor di dubbio che gli agenti di polizia locale paghino in prima persona, perché lavorano sul campo, il clima di svalutazione e dequalificazione di cui sono vittime anche gli altri lavoratori del pubblico impiego”.

Anche il coordinatore provinciale autonomie locali della Fp-Cgil Lecce, Paolo Taurino, ha espresso la propria vicinanza: “L’episodio rende palesi alcune criticità patite da tutti gli agenti sulla sicurezza nell’espletamento del proprio servizio. Il sindacato è impegnato a sviluppare iniziative che servano a ristabilire un clima di fiducia e serenità nei confronti della polizia locale”.

“Consideriamo questo episodio un vile atto di aggressione indirizzato alla divisa, all’uniforme del poliziotto locale, che troppo spesso viene identificato solo come colui che fa le multe, ignorando quali sono le numerose incombenze della polizia locale, ormai impegnata, anche in sostituzione delle altre forze di polizia, in tutte le attività di controllo del territorio”, s i legge in una nota diffusa dal sindacato Csaral

“Il fatto grave è che il verbale che l’individuo brandiva nelle mani non era stato nemmeno compilato dai due agenti – ha commentato il sindacalista Csaral, Claudio Renisi - ; ecco perché si tratta di un vile atto di aggressione alla divisa del poliziotto, che poteva capitare a chiunque indossi un’uniforme”.

Il sindacato, in virtù di quanto accaduto, è tornato a denunciare la situazione di precariato in cui viene mantenuta l’intera categoria, “priva di tutele giuridiche ed economiche”.

“I poliziotti locali non godono, al loro pari degli altri agenti, dell’indennità di ordine pubblico, della pensione privilegiata per causa di servizio, del pagamento delle festività infrasettimanali, del contratto di diritto pubblico, dell’indennità di rischio – puntualizza Renisi - . Lo Stato italiano continua a pagare i vigili urbani da impiegati e a farli lavorare da poliziotti, una discrepanza tutta italiana che anche la Commissione europea oggi ha condannato in seguito all’esposizione dei fatti da parte dei nostri rappresentanti nazionali, volati a Bruxelles per denunciare questa situazione”.

Il sindacato solleciterà il comandante Donato Zacheo a provvedere ad un innalzamento dei livelli di sicurezza nel servizio, attraverso l’incremento delle dotazioni individuali di sicurezza, come pistole, manette, giubbotti e spray anti aggressione.

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