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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Visitatori accolti dai rifiuti: da nord a sud del Salento, gli scatti dei lettori

Lecce, Porto Cesareo e Torre Lapillo, Gagliano del Capo. Un po' ovunque l'estate inizia sotto il segno dell'immondizia. Un'inciviltà che va combattuta

LECCE – Come si presenta la provincia di Lecce all’appuntamento con l’estate? L’aria che tira, da nord a sud della penisola salentina, non è sempre salutare. Sì, va bene, lu sule, lu mare e lu jentu, ma bisogna anche capire se, di tanto in tanto, lu jentu non porti con sé anche l’odore nauseante dei rifiuti. Gli inviti di questi giorni ai lettori di segnalare quello che non va sotto il profilo igienico, stanno dando i loro frutti. Il che è un ottimo indice sul piano della collaborazione e un pessimo indice per quanto riguarda l’ambiente.

La prima ondata di vacanzieri è in arrivo, e s’è già detto di Lecce: centro storico preso d’assalto, ma litorali deserti per assenza di servizi e iniziative. A partire dai trasporti.

Ma cos’accadrebbe, senza andare verso il mare, se un ipotetico turista nella capitale del barocco decidesse di visitare le zone di verdi nelle immediate vicinanze, magari indoltrandosi in qualche stradina interpoderale per una scampagnata in bicicletta?

Chi si trovasse in qualche b&b del quartiere Leuca o del rione Castromediano, per esempio, potrebbe arrivare alle spalle del seminario, attirato dall’imponenza della struttura e dal verde che lo circonda. In men che non si dica, però, si ritroverebbe immerso in una “discarica a cielo aperto”, come ricorda un lettore che ha scritto usando il numero Whatsapp di LeccePrima (345.1706229). E’ la “complanare della strada statale 16, allo svincolo per Lizzanello dalla Lecce-Maglie”.

“Ho informato le autorità competenti – aggiunge il lettore - ma da mesi non provvedono allo smaltimento di questo scempio. Vi scrivo sperando che possiate aiutarmi”. Le foto sono eloquenti: televisori rotti, cassette di legno abbandonate, laterizi e via dicendo. Si tratta pressappoco di una delle aree che avevamo già battuto noi stessi di recente, in un precedente servizio, evidenziando lo stato di degrado totale. Ma si sa, repetita iuvant. O no?

Vogliamo uscire da Lecce? Facciamolo. E arriviamo sulla costa jonica accompagnati da Massimo di Leverano. Già lungo la strada che conduce verso Porto Cesareo, si notano rifiuti gettati alla rinfusa ai margini (foto in apertura).

Giunti a destinazione, ci accoglie Roberto di Veglie. Che segnala, via e-mail (redazione@lecceprima.it): “All’inizio dell’estate Torre Lapillo e Porto Cesareo, ambite località turistiche, si presentano così”, esibendo un corollario di immagini raccapriccianti. Il campionario è enorme: materassi, secchi di plastica, vecchi mobili, persino giocattoli.

Non certo un bel biglietto da visita, come fa notare anche Piero, che usa il sistema delle segnalazioni per inviare foto pressappoco simili, sempre da Torre Lapillo. Commentando: “Ecco cosa ci tocca vedere quasi tutto l'anno”. Eppure, “in questo periodo in particolare si possono lasciare le masserizie nei pressi delle abitazioni e chiamare gratuitamente la ditta per lo smaltimento”. E invece, gli incivili preferiscono abbandonare. “Uno spettacolo indecoroso”.

Vogliamo cambiare zona di mare, lasciare l'arenile e provare lo scoglio? Andiamo verso la costa di Leuca, magari per un tuffo mozzafiato dal Ciolo. Bene, ci porta per mano Marco, via Facebook, che immortala alcuni sacchetti di spazzatura e commenta, laconico: “Ecco come si presenta la litoranea di Leuca in direzione del Ciolo, davanti ogni cancello e abitazione”. “Perché il servizio della spazzatura di Gagliano del Capo – puntualizza - passa solo il venerdì”. Morale: “I turisti vengono accolti così”.

Tutte le foto da cui è tratta la narrazione sono visibili nella gallery sottostante. Continuate a segnalare. Solo alzando la voce, a volte, si ottiene qualcosa. Il Salento merita il rispetto di tutti noi. Lottando contro l'inciviltà diffusa e pretendendo più efficienza e controlli da parte delle autorità.  

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