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Il “Volo dell’angelo” potrebbe decollare anche nel Salento: pronto il progetto

La proposta dagli amministratori di Tiggiano, per un percorso simile a quello lucano: tragitto di 500 metri in cui planare sul mare

TIGGIANO – Anche il Salento, presto, potrebbe avere il suo “Volo dell’angelo”, il cammino sospeso in aria, con tanto di imbracatura e moschettoni, attivo da anni nelle Dolomiti lucane e noto in tutto il mondo. Nel Tacco si tratterebbe di un lancio "adrenalinico" lungo 500 metri da Torre Nasparo (in foto) verso il mare, in uno straordinario  viaggio planando su uno degli scorci più belli d’Italia: quello del litorale della marina di Tiggiano, nel capo di Leuca.  La proposta, che ha alle spalle già un complesso studio di fattibilità e a giorni anche un rendering in 3D, è stata avanzata dalla lista “Tiggiano al centro”, la squadra composta da candidati vicini al sindaco uscente e segretario provinciale del Pd, Ippazio Morciano.  L’intero impianto, con un co124eeaa9-a8dd-4a50-bbe2-3d4431a2483e-2sto complessivo stimato attorno ai 500mila euro, prevede in realtà non soltanto il volo dalla scogliera e verso il mare, ma un intero cammino escursionistico ed ecocompatibile, fino a Marina Serra. Quattro pali, in acciaio zincato, sarebbero gli unici elementi visibili e permanenti. Il resto, invece, sarebbe rimosso durante l'inverno senza alcuna conseguenza per l'ecosistema.

Il resto è composto da una rampa in legno, una scalinata dello stesso materiale, un rifugio per amanti del trekking e del ciclismo e poi un tratto di via ferrata, per gli sportivi, così come avvenuto sia a Pietrapertosa e a Castelmezzano, sia a Sasso di castalda, sempre in Basilicata, nel luogo in cui è stato installato il “Ponte alla luna”. A differenza del “volo” in Basilicata, quello salentino prevede non il volo di andata e ritorno, bensì solo quello di andata. Si parte dalla scogliera e si giunge a riva, in un lancio che si muove dall’entroterra, nei pressi della litoranea, in direzione del mare. L’effetto desiderato è proprio quello: sarà come cadere in acqua, da un’altezza che oscilla tra i sette e massimo 14 metri dal suolo. Il punto di partenza saràinvece collocato a circa 15 metri dalla strada che costeggia il mare.In pratica, il rifugio-baita per escursionisti sarà anche la base per il volo.

L’idea, ci tengono a far sapere i componenti della lista che ha avanzato la proposta assieme agli attuali amministratori comunali, è stata pubblicizzata soltanto ora non per finalità elettorali. Bensì perché, soltanto da tre mesi, il Comune ha acquisito Torre Nasparo e i terreni circostanti, in precedenza di proprietà del demanio. “Speriamo si possa realizzare, per lanciare una nuova economia sul territorio, all’interno del Parco Otranto-Santa Maria di Leuca”, dichiara Ippazio Morciano, primo cittadino di Tiggiano. “Nei prossimi mesi, lanceremo una sorta di sondaggio all’intera comunità, per stabilire tutti assieme il nome da dare alla struttura". Qualora dovesse "decollare" il progetto.

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