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Xylella, sperimentazione e reimpianto degli ulivi per vincere la battaglia

Fra i primi a esultare, Sergio Blasi, che aveva appoggiato le richieste dei produttori. Le notizie arrivano mentre il ministro Martina si accinge a incontrare a Bruxelles il commissario Andriukatis. Salvatore Capone sollecita anche sull’emergenza che tocca vivai e vitivivaismo

LECCE – Gli ulivi si potranno reimpiantare e in più sarà avviata quella fase di sperimentazione nella quale molti produttori vedono una nuova rinascita per gli ulivi salentini. Fra i primi a esultare, il consigliere regionale del Pd, Sergio Blasi, che aveva appoggiato le richieste dei produttori e che fornisce anche una sorta di slogan: “Il nostro obiettivo resta battere la Xylella e non abbattere gli ulivi”.

C’è dunque una novità che fa ben sperare per il futuro. “La rimozione del divieto di reimpianto degli ulivi nel Salento è una vittoria per la quale abbiamo lavorato in questi mesi”, commenta. “Quel divieto era ingiusto, irrazionale e va dato atto al ministro Maurizo Martina di aver saputo ascoltare il territorio e dato seguito al serrato lavoro sotterraneo che in queste settimane è stato fatto e che ha portato in primis all’approvazione dell’emendamento anti-speculazione in commissione Agricoltura della Consiglio regionale e oggi a questo nuovo risultato” .

Le notizie arrivano mentre il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, si accinge a incontrare a Bruxelles il commissario europeo Vyenis Andriukatis. “Mi sembrano altrettanto positive le prospettive di finanziamento dell’attività di ricerca – aggiunge Blasi -, che rappresenta per tutte le persone intenzionate a risolvere il problema la strada maestra da percorrere. Stiamo vivendo u’emergenza grave, è inutile negarlo, che ha risvolti drammatici nel momento in cui vengono messe in atto le misure di contenimento che l’Europa ci ha richiesto e che ha enormi responsabilità per la mancata prevenzione”.

Per il deputato del Pd, Salvatore Capone, si tratta di “una conferma per tutti coloro che in questi mesi si sono impegnati su una parola d’ordine precisa: contrastare la diffusione del batterio e costruire le condizioni per il rilancio dell’olivicoltura salentina anche e soprattutto attraverso l’avvio del Piano nazionale per l’olivicoltura e la disponibilità delle risorse per il Piano nazionale della ricerca contro la Xylella, tutelare l’ eccellenza della nostra olivicoltura per il futuro della nostra agricoltura e la salvaguardia delle imprese che in questa direzione hanno investito e continuano, ogni giorno, a lavorare”.

Per Capone è rilevante anche “la questione degli indennizzi, presente nel nuovo decreto insieme alla modifica del de minimis”, “perché si tratta di ossigeno per le imprese, e soprattutto di un ristoro che in qualche modo ammortizzi il danno”. In una lettera inviata qualche giorno addietro, Capone ha anche sollecitato l’attenzione del ministro sull’emergenza di vivai e vitivivaismo. L’auspicio è che “nel confronto con l’Europa l’evidenza scientifica abbia finalmente la priorità”. “L’emergenza vivaisti sarà, invece, l’oggetto di un tavolo specifico su cui stiamo lavorando – conclude -, perché le questioni poste dalle imprese abbiano un luogo mirato di confronto e di elaborazione di risposte”.

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