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Ricette

Crostatine con la marmellata, ''Le pìtteddhre''

Sono un dolce povero, come gli ingredienti di base. Poi c'è la marmellata d'uva preparata con l'uva da tavola, una ricchezza di questa terra che i raccoglitori portavano a casa come parte del salario

Il loro nome cambia a seconda delle varie zone del Salento, ma hanno la forma di saccottini aperti dai bordi rialzati. Semplici e genuini, buoni per ogni momento.

Ingredienti:

500 g di farina 00
50 g di olio extravergine di oliva
50 g di vino bianco secco
mezzo cucchiaino di sale fino
cannella o buccia di limone grattugiata (facoltativo)
200 g di marmellata d'uva o di mele cotogne (cotognata)

Preparazione:

Versate la farina sulla spianatoia, spargete sopra il sale e la buccia di limone grattugiata o la cannella ed aprite a fontana. Aggiungete l'olio e iniziate a raccogliere la farina internamente, unite il vino e impastate in modo energico.

L'impasto dovrà essere resistente e poco elastico, coprite e lasciate riposare per 10'. Riprendete la pasta e stendetela in una sfoglia molto sottile, bucherellandola con una forchetta.

Tagliate la sfoglia in tanti quadrati di circa 7/8 cm, o in dischetti, pizzicate i bordi tra il pollice e l'indice sollevandoli delicatamente. Distribuite all'interno delle crostatine un cucchiaino di marmellata.

Disponete su una teglia e infornate a 170° per 15' circa. La cottura sarà ultimata quando la pasta risulterà dorata in superficie. Sfornate, lasciate raffreddare e servite fredde. Si conservano per alcuni giorni in un barattolo di vetro o di latta.

Tempo di preparazione: 50'
cottura: 15'
difficoltà: media
stagioni consigliate: tutte

Vino in abbinamento: Moscato di Trani Doc o Vino Marsala Doc

Variante: potete sostituire la marmellata d'uva con quella di vostro gradimento, un suggerimento può essere marmellata d'arance e gherigli di noce o con le tante nuove marmellate.

Curiosità: Semplici e genuini dolcetti di pasta al vino non zuccherata e non lievitata, resi dolci dalla marmellata d'uva, la mostarda, preparata in casa, o più raramente con la cotognata o la perata. Si presentano come una sorta di saccottini aperti, dai bordi rialzati per contenere il ripieno di marmellata e per evitare che fuoriesca durante la cottura.

Il loro nome cambia nelle diverse zone del Salento dove vengono preparate e da "pìtteddhre" diventano "pìttedde", "mùffettate" o "mùrfettate", ma si tratta sempre di un piccolo contenitore di pasta neutra con marmellata al centro. Un dolce simile lo troviamo anche a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, le "pettoddhe" tipiche delle feste pasquali (https://www.salentonelpiatto.it/).

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