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Sabato, 20 Aprile 2024
Ricette

Frittelle di pasta lievitata "Le Pittule"

"Pittule e Novello" un connubio di amorosi sensi, che coinvolge ed appassiona i palati più raffinati

Ingredienti per 6/8 persone:

500 g di farina 00
1 panetto da 25 g di lievito di birra
200 ml circa di acqua tiepida
2 cucchiaini di sale
olio di semi di arachide

Preparazione:

In una pentola capiente riscaldate dell'acqua e tenere da parte in una brocca ed in quella stessa pentola versate la farina e il sale.
Usate una parte dell'acqua, circa una tazzina, ormai tiepida, per sciogliere il lievito e versate sulla farina iniziando a lavorare l'impasto con una mano e con una certa forza.

Continuate ad aggiungere acqua e lavorate per circa 10', sbattendo ripetutamente sulle pareti della pentola. L'impasto dovrà risultare molto morbido e colloso tanto da rimanere attaccato sulle dita. Coprite la pentola con un canovaccio o con un coperchio e lasciate lievitare in un luogo caldo, almeno per 1 ora, ma anche alcune ore, fino a quando sarà triplicato di volume.

Riscaldate abbondante olio per friggere e versare all'interno l'impasto a cucchiaiate (bagnando ogni volta due cucchiai) o stringendo una pallina di pasta tra l'apertura del pollice. Le frittelle devono galleggiare nell'olio ed essere rigirate per colorire in modo uniforme. Scolate, appena raggiungono un colore giallo oro, su carta assorbente. Servite caldissime.

Tempo per la preparazione: 15'
lievitazione: 1h min.
difficoltà: bassa
stagioni consigliate: tutte

Vino consigliato: Salice Salentino Doc Rosso Novello

Varianti:
nell'impasto base si possono aggiungere altri ingredienti: pomodorini, olive nere denocciolate, capperi, acciughe sott'olio, cime di cavolo lesse, cime di rape stufate, baccalà in umido, borragine lessa, ed ancora zucchine o funghi trifolati, carciofi, cozze ecc.

Curiosità: questa è una tra le tante ricette salentine le cui origini si perdono nel tempo. Le "pittule o pittole, pèttole o pèttule" che dir si voglia, venivano preparate quasi esclusivamente nei giorni di festa. Con i loro ingredienti, ricordano ancora una volta il pane: farina, acqua, lievito e sale, semplici ma molto stuzzicanti, un involucro croccante che racchiude un cuore di pasta morbida.

Molti ristoratori locali le propongono come antipasto fisso magari con qualche nota innovativa, come le più sfiziose "pittule" con le cozze di mare. Nelle famiglie, invece, restano una consuetudine per le ricorrenze religiose, come per San Martino, ottime con un buon bicchiere di vino novello, per la vigilia dell'Immacolata, per quella di Natale, di Capodanno e Pasqua. Da provare al naturale, anche fredde il giorno dopo, inzuppate nel miele, oppure nel cotto di vino o di fichi, o semplicemente ripassate nello zucchero, per una dolcissima colazione.

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