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Salute

Accesso diretto in ospedale per Tac e risonanze: Asl contro liste d'attesa

Varato un percorso per pazienti oncologici: "L'esame sarà garantito nei tempi richiesti dalla priorità riportata in ricetta"

LECCE – I tempi d’attesa per gli esami diagnostici sono uno dei problemi più pressanti per l’azienda sanitaria locale, come è noto dalle cronache quasi quotidiane.

La direzione generale di via Miglietta è però al lavoro per imprimere una stretta su Tac e risonanze magnetiche così da ridurre i disagi legati alle prenotazioni. E questo non solo per i pazienti oncologici già seguiti, ma anche per i casi sospetti e i pazienti provenienti da centri non aziendali.  

La Asl ha quindi varato un vero e proprio percorso dedicato al paziente oncologico finalizzato a garantire l’erogazione della prestazione diagnostica nei tempi richiesti dalla priorità riportata in ricetta.

Sarà così più semplice rispettare i tempi d’attesa previsti dalle classi di priorità U, B e D, ossia urgente (entro 72 ore), breve (massimo 10 giorni) e differibile (massimo 30 giorni per le visite, 60 per gli accertamenti diagnostici), grazie al canale preferenziale messo a punto in collaborazione con il dipartimento di diagnostica per immagini. Saranno direttamente coinvolti i presidi ospedalieri di Lecce (per l’area Nord) e di Casarano (per l’area Sud) e dei distretti socio sanitari.

Il percorso prevede il ruolo attivo dei gruppi di patologia interdisciplinare (Gpi), ai quali è già affidato il compito di garantire la rete clinica e assistenziale a favore dei pazienti presi in carico dalle strutture aziendali.

Questa rete di sicurezza ora offrirà garanzie anche a quei pazienti oncologici che sfuggono alla presa in carico dei Gpi aziendali, perché seguiti da centri oncologici di un’altra Asl oppure fuori regione. In sostanza, il paziente oncologico extra-Gpi (in follow-up o sospetta diagnosi) con codice di priorità potrà essere indirizzato direttamente dal medico di base o pediatra di libera scelta verso il reparto di radiologia dell’ospedale di Lecce o Casarano.

Nel caso che il paziente si presenti comunque al Cup per la prenotazione della Tac o Rmn (con o senza mezzo di contrasto) e per il quale non si riesca a trovare la disponibilità nei tempi previsti, sarà lo stesso operatore del Cup ad attivare il percorso compilando un semplice modulo da inviare in giornata via posta elettronica alla direzione sanitaria aziendale, la quale provvederà a risolvere il problema con una prenotazione “overbooking”.

“Con questo sistema – assicurano dalla sede di via Miglietta - riusciremo ad assicurare una risposta ai bisogni di tutti i pazienti oncologici, nessuno escluso”.

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