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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

"La Asl proroghi i contratti fino a giugno": Cgil minaccia la mobilitazione dei precari

La Regione ha spiegato di voler stoppare i contratti a tempo fino ad esaurimento della graduatoria del concorso aperto a Bari. Polimeno: "Sarebbe compromesso il diritto alla salute"

LECCE – La Regione sembra orientata a non prorogare i contratti in scadenza ad infermieri, operatori socisanitari, figure professionali e dirigenziali delle Asl pugliesi. “Bisogna evitare inutili guerre tra gli idonei in graduatoria e chi già lavora, ma ha un contratto a tempo in scadenza - dice Floriano Polimeno, segretario provinciale della Fp-Cgil Lecce -. Se la Asl di Lecce non dovesse rinnovare il contratto almeno fino al 30 giugno 2019, oltre alle vite professionali dei lavoratori sarebbe compromesso il diritto alla salute dei cittadini salentini. Questo non possiamo permettercelo. Siamo pronti ad una mobilitazione generale”.

La Asl di Lecce sconta una cronica carenza di Oss e infermieri, specie nella rete ospedaliera.

Il 23 ottobre in Regione, la Fp-Cgil ed altri sindacati hanno partecipato ad un incontro con il dipartimento della Salute della Regione. Si è discusso dei contratti a termine, in scadenza nella Asl di Bari. Il tema però, è bene ricordarlo, riguarda i lavoratori anche di altre Asl pugliesi.

L’orientamento dell’amministrazione non trova il favore della Fp-Cgil: l’intenzione infatti è di stoppare le proroghe ai contratti in scadenza fino ad esaurimento delle graduatorie di idonei previste dal recente concorso per la Asl di Bari, in attesa di bandire nuovi concorsi a cui potranno partecipare anche i precari.

La Fp Cgil difende, invece, la scelta di altre Asl pugliesi che hanno deciso di prorogare i contratti in scadenza. Una condizione che a Lecce è ancora più urgente, vista la difficoltà ad attingere dalla graduatoria del concorso per infermieri di Bari: pende ancora innanzi alla giustizia amministrativa un ricorso degli infermieri che hanno richiesto la mobilità interna. Il giudizio è previsto per il 19 gennaio. Il rischio è di creare un vuoto, che penalizzerà i lavoratori a scadenza e i cittadini.

“Bisogna garantire il diritto alla salute ed evitare inutili contrapposizioni fra gli idonei in graduatoria e chi già lavora, ma ha un contratto in scadenza - ribadisce Polimeno -. Una guerra di questo genere non giova a nessuno, anche in vista dei prossimi, massicci, pensionamenti che creeranno nuove occasioni per tutti: per gli idonei e per i precari. È ormai all’orizzonte infatti il pensionamento di un gran numero di infermieri per le uscite previste dalla legge Fornero, senza tener conto degli scenari che si potrebbero aprire con l’entrata in vigore della quota 100. Invitiamo dunque l’amministrazione regionale a rivedere la posizione assunta. E la Asl di Lecce a procedere alla proroga dei contratti per altri sei mesi”.

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