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Salute

Integrazione sulla sessualità e disabilità: Asl Lecce e Unisalento in sinergia

Il 3 maggio, incontro per inaugurare la nuova sede dell’Ufficio integrazione dell’ateneo. Si parlerà dei progetti della Struttura sovradistrettuale della riabilitazione

LECCE  - Ufficio per l’integrazione sulla sessualità e disabilità: si parte. L’appuntamento di giovedì 3 maggio, nel complesso Studium 2000, alle 17,30, sarà un momento di celebrazione per inaugurare la nuova sede dell’Ufficio per l’Integrazione dell’Università del Salento, ma anche occasione per corroborare il legame forte con l’Asl di Lecce e la sua Struttura sovradistrettuale della riabilitazione.

Nella stessa giornata verrà infatti presentato l’opuscolo “Amore sesso e disabilità non sono più un tabù”, ultimo frutto della collaborazione fra il servizio di consulenza sessuologica alle persone disabili dell’Asl, l’Ufficio Integrazione dell’Università e operatori del Servizio civile nazionale. Verrà anche rinnovato il protocollo d’intesa tra i due enti che, già da sei anni, permette la programmazione e la realizzazione di azioni e di progetti di sensibilizzazione, formazione e ricerca.

L’obiettivo del protocollo è mettere al centro dell’attenzione le persone con disabilità nelle varie dimensioni di studio, salute, lavoro, tempo libero e affettività. Tre momenti di un percorso comune, sancito dalla partecipazione del direttore generale Asl Lecce, Ottavio Narracci, del pro Rettore Domenico Fazio, del direttore generale dell’Università del Salento, Domenico De Benedetto, del direttore del dipartimento di Storia società e studi sull’uomo, Fabio Pollice, della delegata del rettore per gli studenti disabili, Eliana Francot  e del direttore della Struttura sovradistrettuale della Riabilitazione, Antonio Antonaci.

Il servizio di consulenza sessuologica alle persone disabili

 Il Servizio di consulenza sessuologica alle persone disabili, articolazione della Struttura Sovradistrettuale della Riabilitazione, è derivato dall’esperienza di uno “Sportello di consulenza” curato da un operatore adeguatamente formato che, per circa 10 anni, ha affrontato le problematiche relative alle relazioni di aiuto, con un’attenzione particolare al tema dell’affettività e della sessualità delle persone con disabilità. Nel corso degli anni, lo “sportello” ha sviluppato una significativa esperienza proponendosi, nel territorio provinciale, come unica risposta sul tema.

La direzione dell’Asl, considerando le implicazioni cliniche, etiche, psicologiche, sociali e culturali e la crescente richiesta di intervento, ha ritenuto importante fornire una risposta più integrata e multidisciplinare. Lo sportello è stato così organizzato come servizio, con una équipe strutturata, formata da un medico responsabile, neuropsichiatra e fisiatra, da una sociologa, da uno psicologo-psicoterapeuta e da uno psicomotricista-consulente sessuologo. L’accoglienza agli utenti prevede, secondo le necessità emergenti, anche un percorso facilitato in collaborazione con vari professionisti dell’azienda (ginecologo, urologo, andrologo, pneumologo).

Il servizio offre consulenza sessuologica individuale alle persone con patologie congenite o acquisite, transitorie o stabilizzate, di tipo fisico, motorio, neuromuscolare, psichico e post-traumatico. Si rivolge anche alla coppia, ai familiari, agli operatori dei servizi pubblici e del privato sociale preposti alla cura della persona e agli operatori delle scuole.

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