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Venerdì, 29 Marzo 2024
Al terzo piano

Chiusa la fase pandemica: al Dea operativo anche l'intero Centro cuore

Fino ad ora nell'originario blocco del "Vito Fazzi", le strutture di ambito cardiologico e cardiochirurgico sono state trasferite nel Dipartimento Emergenza e Accettazione

LECCE - È operativo al terzo piano del Dea il Centro cuore, composto da un reparto di degenza cardiologica e cardiochirurgica, dalla terapia intensiva coronarica e da quella cardiochirurgica, finora ospitato nell’edificio del “Vito Fazzi”.

Prosegue così il trasferimento presso la struttura più nuova dell’area ospedaliera che, appena entrata in funzione è stata dedicata prevalentemente all’emergenza da Covid 19. Sono già attive le strutture di terapia intensiva, il Pronto Soccorso, la Radiodiagnostica, l’unità operativa complessa di Ortopedia e Chirurgia generale e il blocco operatorio.  

Il Centro cuore prevede, inoltro, una piastra angiografica con 4 sale: due di emodinamica (di cui una già in funzione), una di elettrofisiologia e, infine, la sala ibrida, operativa del 28 ottobre. Da segnalare che mercoledì scorso, nella sala operatoria di Cardiochirurgia, è stato eseguito il primo intervento urgente per una dissezione aortica.

A coordinare le attività del Centro cuore sono Giuseppe Colonna come direttore di Cardiologia Utic (terapia intensiva) ed Emodinamica; Salvatore Zaccaria in qualità di direttore facente funzioni di Cardiologia; Ennio Pisanò come responsabile di Elettrofisiologia e Giancarlo Piccinni nel ruolo di direttore del Dipartimento Cardiovascolare.

Le dichiarazioni

“Oggi il Dea – ha commentato il commissario straordinario di Asl, Stefano Rossi - è giunto finalmente alla sua funzione originaria; operano qui numerosi clinici impegnati ogni giorno e in prima linea per cure sempre più mirate, per trattamenti sempre più innovativi, grazie all’utilizzo di tecnologie diagnostiche e operatorie di ultima generazione di cui il Dea Fazzi è prestigioso incubatore. Il trasferimento del Centro cuore non è un punto di arrivo statico su cui fermarsi ma un nuovo inizio che troverà linfa dal Corso di laurea in Medicina”.

“Il trasferimento del Centro cuore nel Dea Vito Fazzi è un’ottima notizia per la sanità salentina – ha commentato l’assessore alla salute della Regione Puglia Rocco Palese - perché si concretizza sempre di più la possibilità di erogazione di prestazioni di alta specialità, motivo per il quale il Dea è stato realizzato. Dopo il drammatico periodo della pandemia, finalmente il Dea torna alla sua funzione, con la presenza di grandi professionalità e di tecnologia d’avanguardia”.

Soddisfazione anche da parte del presidente della Regione, Michele Emiliano: “Macchinari di ultima generazione nelle mani di clinici competenti e in continua formazione sono emblema della sanità che con grande impegno stiamo costruendo e di una visione nuova del rapporto tra domanda di salute e organizzazione sanitaria”.

Le risorse umane e materiali del Centro cuore

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