rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute Gallipoli

Con il Premio Bontà nuove attrezzature nella sala parto del “Sacro Cuore”

Grazie al sostegno delle donazioni acquistati nuovi strumenti nel reparto di Ostetricia funzionali per l’assistenza al travaglio e al parto naturale. Il primario: “Segnali di speranza oltre l’ostacolo Covid"

GALLIPOLI - In un periodo complicato, anche da punto di vista emotivo, per via dell’emergenza della pandemia del covid-19 che ha stravolto anche le tradizionali pratiche legate al travaglio delle partorienti e alla nascita dei bimbi in ospedale, nuovi segnali di speranza e di conforto arrivano grazie ai tanti gesti di solidarietà di cittadini e delle comunità assistite. E’ quanto accade anche presso l’ospedale “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli, e compiutamente nel reparto di Ostetricia e ginecologia, nella torre C del nosocomio, dove recentemente si è potuto provvedere ad implementare la sala parto con nuove attrezzature funzionali per l’assistenza al travaglio e al parto naturale.

Una circostanza resa nota dal dirigente del reparto, il dottor Lorenzo Sabato, che ha sottolineato l’importanza di gesti di grande solidarietà e sostegno soprattutto nel momento epocale che si sta vivendo in questo anno falcidiato dalla pandemia. Su iniziativa della comunità parrocchiale di Sannicola infatti è stato deciso di devolvere al reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale comprensoriale gallipolino il “Premio della bontà”, istituito in memoria dei coniugi Negro-Mezzi.

In questo modo, raccogliendo anche ulteriori fondi derivati da donazioni precedenti, nelle sale del punto nascita sono arrivate nuove attrezzature e nello specifico uno sgabello da parto Dullstein, un pallone da parto Pelviball e un materasso da parto Croyde. Lo sgabello olandese è stato progettato ed è ampiamente usato per sostenere le donne in posizione accovacciata sia in travaglio che nella fase espulsiva. Viene utilizzato da circa trent’anni in molti ospedali e nell’assistenza a casa. Il tappetino, a forma rettangolare, servirà per sostenere il movimento attivo a livello del pavimento durante il parto. E infine la palla da parto che è fissata a una piastra di base per offrire la massima stabilità e sicurezza durante il travaglio, evitando anche che rotoli involontariamente.  

“Questa donazione ci ha permesso, sommandola ad altre piccole donazioni che negli anni passati tante donne partorienti hanno elargito” spiega il primario Sabato, “di acquistare per la nostra sala parto degli attrezzi per l’assistenza al travaglio e al parto naturale. Se pensiamo che, in questi anni, una delle priorità per i punti nascita in Puglia è rappresentata dall’intento di migliorare l’assistenza al parto riducendo notevolmente i tagli cesarei, possiamo renderci conto dell’importanza di questi gesti di solidarietà. E’ in questi momenti di grande difficoltà  che ogni gesto di solidarietà, da parte delle persone esterne all’ospedale, assume un significato molto importante”. La nuova dotazione sarà di notevole supporto al lavoro quotidiano svolto da infermieri, ostetriche e personale medico del punto nascita.      

“Abbiamo vissuto tutti e stiamo ancora vivendo con apprensione un periodo particolarmente delicato della nostra storia, fatto di restrizioni di diverso tipo che coinvolgono, in alcuni casi, anche la libertà della persona” estende il discorso il dottor Sabato, “i nostri ospedali sono diventati, a causa della pandemia da covid 19, dei luoghi da tutelare e da evitare. Nel reparto di Ostetricia e ginecologia, la nascita di un figlio non viene più vissuto dalla coppia con quel senso di felicità e di appagamento di sempre. Spesso, la donna in procinto di partorire si è trovata da sola ad affrontare i momenti di sofferenza e, successivamente, di felicità per la nascita del figlio”.

“La triade madre-padre-figlio, che per tanti anni è stata da noi considerata inscindibile, tutelata in tutte le svariate forme, non sembra avere più, oggi, quella importanza di un tempo” aggiunge il primario “il personale di reparto di fronte a tutto ciò ha dimostrato con il passare del tempo un accentuato atteggiamento di cura della persona e di protezione verso le partorienti, isolate dalla loro famiglia. Nonostante la continua esposizione verso i pericoli del contagio, tutto il personale del reparto ha dato il massimo in ogni occasione. E’ stato encomiabile il lavoro di squadra nel reparto e lo è ancora oggi. Con molta prudenza abbiamo cercato di aprire le porte della  nostra sala parto al marito della partoriente, sempre vigili e seguendo le regole di sicurezza ministeriali per la protezione di tutti”.

“Il futuro è ancora da scrivere ma, già adesso, si vedono sguardi di donne più sereni” conclude Sabato, “la triade famigliare riprende a vivere, come in passato, momenti di grande intensità emotiva dinanzi al primo vagito del proprio figlio. Tutto ciò è meraviglioso”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Con il Premio Bontà nuove attrezzature nella sala parto del “Sacro Cuore”

LeccePrima è in caricamento