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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

"Due scalini insuperabili": l'accesso al Poliambulatorio visto dai disabili

Un utente in carrozzina ha denunciato la presenza di barriere architettoniche all'ingresso della Cittadella della salute: "Ho segnalato il problema alla Asl, nessuno è intervenuto. Basterebbe costruire uno scivolo"

LECCE – Una visita medica che si trasforma in una gara a ostacoli. È quello che può accadere nel 2020 ad un cittadino che per spostarsi, quotidianamente, deve utilizzare una sedia a rotelle.

Se la presenza di barriere architettoniche sembra ormai un fatto ineluttabile, un problema da rimandare a data da destinarsi e al quale prestare poca attenzione, il paradosso è ancora più lampante quando riguarda i luoghi di cura.

Per accedere agli ambulatori della Cittadella della Salute di via Miglietta, infatti, occorre salire due scalini. Una banalità cui nessuno fa caso che diventa un limite agli spostamenti per una persona diversamente abile.

A raccontare la disavventura, con un misto di rabbia e incredulità, è un cittadino leccese, Enzo Vitti, che a settembre si è recato presso l'ex Vito Fazzi di Lecce per sottoporsi ad alcune analisi cliniche: “Arrivato sul posto, con mio enorme stupore, ho notato che l'ingresso al pubblico presenta due gradini, quindi è off limits per le persone come me".

"Ho chiesto la motivazione di questa scelta, quando sapevo di poter accedere ad una rampa laterale con porta automatizzata che mi avrebbe semplificato gli spostamenti, e mi è stato detto che la Asl, nella Cittadella della Salute, ha creato un percorso in entrata e in uscita per attenersi alle norme anticontagio da Covid-19”. Asl Lecce 2-2

Enzo non si è perso d'animo e ha preso carta e penna per segnalare il disagio, inoltrando una mail all'Ufficio relazioni con il pubblico della Asl di Lecce. La barriera architettonica, un paio di mesi dopo, non è stata rimossa.

Quei due scalini, appena due, ha sottolineato Enzo, rappresentano un limite anche per un eventuale accompagnatore che, se non adeguamente formato riguardo al sollevamento della carrozzina, rischia di far male sia al paziente che a se stesso. E, in ogni caso, complicano la vita di chi ha tutto il diritto di spostarsi autonomamente all'interno di una città e, a maggior ragione, di una struttura sanitaria pubblica.

“Non devo essere io a fornire soluzioni all'azienda sanitaria, ma è facile immaginare che uno scivolo su gradini risolverebbe facilmente il problema dell'accesso ai cittadini in sedia a rotelle. Questa è una prima soluzione, semplice e basso costo. Peraltro lo stesso Poliambulatorio di piazza Bottazzi è provvisto di due rampe con porte automatizzate, collocate all'uscita e sul lato opposto, dalle quali però non si può entrare”, ha spiegato lui.

Enzo non è nuovo a questo genere di segnalazioni che, per mezzo dei mass media, hanno l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema delle barriere architettoniche che rendono difficoltosi gli spostamenti o la fruizione di servizi alle persone con limitata capacità motoria.

Ma il bersaglio delle denunce rimangono le istituzioni e i decisori politici. I soggetti, cioè, che hanno risorse e strumenti per intervenire e creare una città a misura di tutti.

“Nel corso degli anni ho collaborato con la stessa azienda sanitaria, in qualità di componente del Comitato consultivo misto, e ho interessato direttamente l'amministrazione cittadina di Lecce. Insieme alla giunta guidata da Salvemini abbiamo fatto un tour tra le strade del capoluogo, partendo dalle Officine Cantelmo, attraversando la stazione ferroviaria e piazza Sant'Oronzo, per arrivare nel quartiere Leuca. E abbiamo rilevato la presenza di mille e 140 barriere architettoniche in sei zone della città, esclusi i quartieri periferici”, ha ricordato Enzo.

“Io faccio parte anche dell'associazione Cittadinanza Attiva e da tempo cerchiamo di far adottare al Comune di Lecce il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) uno strumento in grado di migliorare la fruibilità degli edifici, già adottato da altre città italiane. Le istituzioni devono fare la loro parte per migliorare la situazione”, ha concluso lui.

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