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Venerdì, 29 Marzo 2024
Salute

Impianto della valvola aortica con tecnica mini invasiva: già 30 interventi nel 2019

La tecnica Tavi è sempre più di frequente utilizzata nella Uoc di Cardiologia interventistica ed Emodinamica, che porta il nome di Antonio Montinaro

LECCE – Nel 2019 sono stati già eseguiti nella Unità Operativa Complessa di Emodinamica del “Vito Fazzi” di Lecce 30 impianti di valvola aortica attraverso un nuovo metodo, definito dalla scienza medica Tavi (trattamento percutaneo transcatetere della valvulopatia aortica). In parole semplici, invece di intervenire chirurgicamente con l’apertura dello sterno, si utilizzano i vasi sanguigni che dalla periferia del corpo risalgono verso il centro. Questa tecnica è usata al momento su pazienti di una certa età, ad alto rischio di trattamento chirurgico o che mal tollerano la terapia anticoagulante.

Di Tavi si discuterà nell’ambito del convengo, in programma a Lecce nelle giornate di venerdì e sabato, in memoria di Antonio Montinaro, pioniere dell’emodinamica a Lecce e per diversi anni nello staff medico dell’Us Lecce, scomparso nel 2015. Il convegno si chiama “CardioLe 2019 Structural Forum”, ed è organizzato dall’Unità Operativa Complessa (Uoc) di Cardiologia interventistica ed Emodinamica dell’ospedale di Lecce (intitolata al cardiologo scomparso), Le due sessioni di lavoro previste si terranno all’Hotel Hilton Garden Inn.

I temi della cardiopatia strutturale saranno affrontati in due fasi congiunte, rispettivamente per le professioni sanitarie (responsabile scientifico Francesco Germinal) e per i medici (responsabili scientifici Giuseppe Colonna, Dionigi Fischetti e Antonio Tondo). Il tema centrale sarà la cardiopatia strutturale in relazione alle nuove metodiche di intervento, sempre meno invasive. Via transcatetere ssi possono trattare anche la malattia valvolare mitralica e il forame ovale pervio: nel primo trimestre del 2019 sono state eseguite otto chiusure di forame ovale pervio e una chiusura per difetto interatriale, praticamente gli stessi numeri di un intero quinquennio (dal 2013 al 2018).

Nella sessione specialistica per le professioni sanitarie , in calendario venerdì (ore 8,45-18,45), verranno trattati gli aspetti infermieristici, tecnici e riabilitativi del paziente con cardiopatia strutturale ma anche il nuovo ruolo delle figure professionali coinvolti nell’area “cuore” della sanità: dalla presa in carico del paziente per arrivare alla dimissione e riabilitazione passando dalla bioetica, alle ultime novità assistenziali e tecnologiche al fine di migliorare la pratica clinica quotidiana.

La sessione medica del venerdì pomeriggio (ore 14-20) verterà sugli aspetti diagnostico-terapeutici riguardanti il forame ovale pervio e sulla chiusura dell’auricola sinistra. L’importanza di un approccio multidisciplinare (coinvolgimento di cardiologi, neurologi, internisti) nel trattamento del forame ovale per la prevenzione dell’ictus emerge sempre più forte alla luce dei risultati dei nuovi studi scientifici. Sabato, dalle 9 alle 12,30 la sessione dedicata alla Tavi e al trattamento percutaneo e chirurgico della patologia mitralica.

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