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Sabato, 20 Aprile 2024
Salute Surbo

"Più infermieri e Oss per i pazienti fragili": Trio striglia le istituzioni

Il sindaco di Surbo chiede un aiuto a Regione e Asl di Lecce: "Molti malati sono aiutati dai loro cari, ma sulle famiglie pesa tutto il carico psicofisico ed economico del lavoro di assistenza"

SURBO – I pazienti fragili e spesso in condizioni economiche di forte disagio sono frequentemente abbandonati a sé stessi. Ha speso parole forti il sindaco di Surbo, Ronny Trio, per denunciare le condizioni in cui versano molti concittadini e le loro famiglie su cui grava tutto il peso, psicofisico ed economico, dell'assistenza ai propri cari, spesso non deambulanti.

La situazione è critica e per questo il primo cittadino ha fatto appello al governatore Michele Emiliano, all'assessore regionale alla Salute, Pier Luigi Lopalco e al direttore della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo: “Incrementate il numero di ore di assistenza infermieristica e il lavoro degli Oss per soddisfare le necessità e i bisogni dei malati”.

“Nonostante i miei appelli e le mie sollecitazioni, devo infatti constatare che il numero di ore di assistenza garantite dalla Asl in molti casi sono insufficienti – ha chiarito il sindaco -. Sono arrabbiato e deluso nel constatare che, chi non ha voce, continui a non essere ascoltato, che le esigenze dei più deboli vengano sovente ignorate”.

“Non è tollerabile che coloro i quali hanno negli occhi la disperazione a causa di un destino infausto e beffardo, debbano cedere alla rassegnazione di ritrovarsi in un letto ad essere assistiti in modo spesso inadeguato”, ha proseguito lui.

E ancora: “Non vorrei dover nuovamente piangere la morte di un mio concittadino, come è già avvenuto in passato, senza avergli garantito l’assistenza sanitaria alla quale ha diritto; sarebbe una sconfitta per me come sindaco, ma ancor di più per questa regione e questa provincia”.

“So bene che le difficoltà e le esigenze a cui far fronte sono tante, quasi infinite, ma é doveroso da parte di tutti mettere da parte per un attimo impegni e burocrazia per far spazio al sentimento dell’amore, della compassione, della pietas soprattutto nei confronti di chi è già straziato e messo a dura prova dalla vita stessa”, ha concluso Trio.

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