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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Covid, l’ondata di autunno e il rischio di incrocio con l’influenza

Sono 12.678 gli attuali positivi in Puglia, da un paio di giorni in lieve discesa. Ma si è ancora all'inizio della prevista escalation. Oggi 1.122 casi, 321 nel Leccese, su 8.540 test giornalieri

LECCE – La nuova, preventivata ondata pandemica di quest’autunno porta casi d’infezione raddoppiati nelle ultime due settimane in Puglia, pur con un quadro generale al momento inferiore rispetto ad altre regioni. Prevedibile anche il fatto che siano al momento soprattutto bambini e ragazzi in età scolare i più soggetti al contagio da virus Sars-Cov-2.

Un saggio della risalita dei casi, restando giusto a livello locale, si è avuto venerdì 7 ottobre, quando l’Asl di Lecce ha diffuso il nuovo bollettino analitico settimanale, da cui è evinto come siano oltre 600 in più, rispetto ai sette giorni precedenti, i positivi nel Salento.

Il virus, certo, nel suo continuo mutare, è oggi meno aggressivo rispetto a quando fu dichiarato lo stato d’emergenza, ma sbagliato sarebbe mostrare cedimenti e avere disattenzioni, specie ora che la mascherina è diventata, né più, né meno, che un accessorio mal digerito dai più. Occorre, infatti, sempre considerare le fasce più deboli della popolazione, fra anziani e chi è affetto da gravi patologie. E occorre ricordarsi che è prevista anche un’ondata influenzale che potrebbe essere piuttosto pesante, addirittura incrociarsi con il virus responsabile della malattia daCovid-19, tanto che da qualche giorno si parla con sempre maggiore insistenza del rischio di una “twindemia” (dall’inglese twin, gemello).

Nondimeno, i dati, sempre restando in Puglia, rimangono fluttuanti. Se, per esempio, dal 1° al 7 ottobre vi è stata una crescita costante di attuali positivi, passati da 12.098 a 13.586, da due giorni è in atto un rallentamento. Ieri gli attuali positivi erano 12.862, per la prima volta in discesa dopo una settimana di fila, oggi sono 12.678. Impossibile, però, parlare di un’inversione di tendenza o anche solo di un assestamento, dato che l’ondata dovrebbe essere appena all’inizio. Un quadro reale e omogeneo si potrà avere solo alla media-lunga distanza.

Quanto ai nuovi casi di contagio accertati, oggi, in tutta la regione se ne contano 1.122 su 8.540 test giornalieri analizzati. Il numero maggiore in provincia di Bari (357) e a seguire in quella di Lecce (321). Per quanto riguarda gli altri territori pugliesi: 143 nel Brindisino, 138 nel Tarantino, 97 nel Foggiano, 46 nella zona di Barletta-Andria-Trani. Altri 16 sono di residenti fuori regione e per 4 in via di definizione la provincia. Registrato anche un decesso, mentre, per quanto riguarda i ricoveri, sono 136 nelle aree non critiche degli ospedali e 5 nelle terapie intensive.

Vaccini a m-RNA bivalenti, le nuove indicazioni

In questi giorni, intanto, dopo l’autorizzazione dell’Aifa e dell’Ema, e come da indicazioni del ministero della Salute, la Regione Puglia ha aggiornato le indicazioni per l’utilizzo dei due vaccini a m-RNA bivalenti, efficaci anche per le sottovarianti Omicron. Stando a queste indicazioni, dunque, le due formulazioni bivalenti (original/omicron BA.1 di Spikevax e Comirnaty, e original/BA.4-5 di Comirnaty) possono essere utilizzate senza distinzione e sono raccomandate per le dosi di richiamo nelle persone di età superiore ai 12 anni che abbiano completato almeno un ciclo primario.

Sono state individuate, inoltre, categorie prioritarie per la somministrazione. Come seconda dose di richiamo, in favore di tutte le persone di età uguale o superiore a 60 anni, delle persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti di età uguale o superiore a 12 anni, degli operatori sanitari, degli ospiti e operatori delle strutture residenziali e delle donne in gravidanza, nelle modalità e tempistiche previste.

Come seconda dose di richiamo, dietro valutazione e giudizio clinico specialistico, in favore dei soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e dei soggetti sottoposti a trapianto emopoietico o di organo solido, che hanno già ricevuto un ciclo primario di tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall’ultima dose) e una successiva prima dose di richiamo, a distanza di almeno 120 giorni da quest’ultima.

Come prima dose di richiamo, in favore delle persone di età uguale o superiore a 12 anni che non hanno ricevuto la prima dose di richiamo, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il completamento del ciclo primario, nelle modalità e tempistiche previste.

A chi è in carico ai nodi e ai Centri specialistici delle Reti di patologia e della Rete delle malattie rare la vaccinazione è offerta e somministrata direttamente nelle strutture, a cura degli operatori sanitari. Alle persone ricoverate nelle strutture di ricovero pubbliche o private accreditate e per quelle ospitate nelle strutture residenziali (Rsa, Rssa), la vaccinazione è assicurata dagli operatori sanitari e dalle Direzioni sanitarie delle rispettive strutture in accordo con il Sisp del Dipartimento di prevenzione competente per territorio. Il vaccino bivalente può essere somministrato a chiunque ne faccia richiesta e abbia completato il primo ciclo vaccinale da almeno 120 giorni (quattro mesi).

Sul portale istituzionale della Regione al link https://www.regione.puglia.it/web/speciale-coronavirus/vaccino-anti-covid/sedi-vaccinali si possono consultare le sedi vaccinali operative e i relativi orari di apertura e l’elenco delle farmacie, divise per provincia, dove è possibile ricevere la somministrazione. La prenotazione può essere effettuata su La Puglia ti vaccina https://lapugliativaccina.regione.puglia.it/, agli sportelli Cup dell’Asl di riferimento e al numero verde 800 713931, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20.

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