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Giovedì, 18 Aprile 2024
Salute

Professionisti, non più “finti volontari”: nuova vita nel Salento per il servizio 118

Parte oggi il processo d'internalizzazione di tredici delle diciotto postazioni della provincia di Lecce, con il passaggio a Sanitaservice. Per il presidente della Regione, Michele Emiliano, e per i vertici dell'Asl, un passaggio fondamentale per la qualità del servizio

LECCE – Perché sia stata scelta la data del 1° maggio per inaugurare l’avvio dell’internalizzazione è inutile anche spiegarlo. Sta di fatto che il risultato è raggiunto e che si tratta del primo, significativo passo verso il totale passaggio del servizio 118 all’interno di Sanitaservice, azienda che ricade interamente sotto l’ala dell’Asl di Lecce.

Tredici delle diciotto postazioni presenti sul territorio provinciale, dunque, non sono più in capo ad associazioni di volontariato. Sono le sette dotate di ambulanze (Veglie, Campi 1, ex “Vito Fazzi” di Lecce, Martano, Nardò 1 e Nardò 2) e i sei presidi sanitari con altrettante automediche (ex “Vito Fazzi”, ospedale “Vito Fazzi”, Galatina, Scorrano, Casarano e Gagliano del Capo). In 120, tra autisti e soccorritori, passano a loro volta sotto contratto con Sanitaservice. Restano ancora cinque postazioni, ma, fra un mese esatto, anche queste entreranno a far parte della società in house dell’Asl salentina e il personale verrà stabilizzato.

Video | Le dichiarazioni delle autorità

Michele Emiliano, all’appuntamento di oggi presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, si è presentato con una divisa da soccorritore. “Un grande onore, per me – ha spiegato – perché questi ragazzi e queste ragazze che da oggi cominciano a lavorare in modo stabile, sono stati una delle mie principali preoccupazioni in questi anni”. Per il presidente della Regione Puglia si tratta di un passaggio fondamentale verso il miglioramento di uno dei servizi più prossimi ai cittadini, per sua stessa natura. “L’accesso al sistema sanitario che il 118 assicura – ha detto, a tal proposito – deve crescere di livello e serenità. In precedenza – ha aggiunto, riferendosi agli operatori – lavoravano come finti volontari ed è un’ipocrisia che non consentiva loro tranquillità, di costruire una famiglia, di avere un mutuo in banca”.

Emiliano ha ricordato che questi operatori sono al servizio della comunità 24 ore su 24, a volte scontrandosi con gli umori di chi, colto magari dall’ansia, arriva anche a maltrattarli. “Una cosa stupida e ingiusta: fanno i salti mortali”. Il presidente ha poi sottolineato come sia stato arricchito il servizio del 118 in tutta la Puglia, non solo a Lecce. A partire dal parco mezzi. “Tutte le ambulanze – ha detto il presidente – sono nuove di zecca, le più moderne che si possano trovare sul mercato e ovviamente la stabilità del posto di lavoro consentirà agli operatori anche di professionalizzarsi ulteriormente”. La flotta, in parte già operativa e in parte in consegna, si compone di nove auto mediche e ventidue ambulanze.

“Un 118 professionale – ha concluso – era necessario, perché in ospedale si entra dopo essere stati stabilizzati e messi in sicurezza” da quella che si può ritenere “una delle porte d’entrata principali”. Non mancando, Emiliano, di menzionare con una punta di polemica condizionamenti del recente passato. “Questo processo è stato anche fortemente contrastato. Una forza lavoro precaria – ha dichiarato –, soggetta a pressioni di ogni tipo, anche elettorali e politiche, era una situazione assolutamente inaccettabile”.

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Stefano Rossi, direttore generale dell’Asl di Lecce, ha voluto ringraziare le associazioni di volontariato che hanno consentito al servizio 118 di partire, in Puglia, per quanto fatto in questi anni. “Oggi il servizio passa sotto Sanitaservice con una cinghia di trasmissione più serrata con l’Asl. È importante che ciò accada durante questa giornata di festa – ha detto Rossi – e ci auguriamo che quanto fatto finora sia ulteriormente migliorato. Un ringraziamento a Sanitaservice che ha consentito tutto questo, ai sindacati che ci hanno accompagnato in questo momento delicato di passaggio e ai lavoratori per quanto fanno ogni giorno per salvare vite umane”. Il direttore generale ha anche confermato che, nel giro di un mese, dovrebbe essere completato tutto il processo di riconversioni.

"Un grande passo in avanti"

“Siamo contenti di aver prestato la nostra opera in un processo non facile, articolato e complesso per giungere alla sua operatività – ha commentato Francesco Massaro, amministratore unico di Sanisatervice – perché nasce dall’internalizzazione di tante realtà diverse, creando un filo conduttore per ereditare le migliori prassi e anche quello spirito che spero non venga meno, del volontariato e dedizione”, arrivando infine “alla cornice dei diritti di un contratto di lavoro”. Massaro ha anche aggiunto che il servizio è operativo su tutte le postazioni già attive e spiegato che ci sarà spazio per un allargamento del servizio. “Credo che la direzione voglia studiare anche possibilità di ampliamento, ma soprattutto collegato o alla piena internalizzazione di qualche ultima situazione marginale oppure a potenziare alcune postazioni che nel periodo estivo possono avere anche necessità maggiori”.

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Per Rocco Palese, assessore regionale alla Salute, quanto avvenuto oggi “è un grande passo avanti per il sistema di urgenza ed emergenza nella nostra Asl e nella regione”. E ha aggiunto che “a breve ci sarà un rafforzamento con la telemedicina e la digitalizzazione, quindi avremo una grande prospettiva anche per la sicurezza e gli interventi di emergenza per tutta la popolazione pugliese”. Soddisfatto anche Maurizio Scardia, direttore del Dipartimento di emergenza urgenza dell’Asl di Lecce: “Finalmente si è arrivati a una conclusione positiva, il personale non corre rischio di licenziamento o di essere allontanato perché ha un regolare contratto di lavoro. Sicuramente il servizio migliorerà in tutti gli aspetti, anche per quanto riguarda il soccorso, quello che ci interessa di più”, ha concluso.

Alla presentazione hanno partecipato anche il direttore amministrativo Yanko Tedeschi, il direttore sanitario Antonio Bray, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini e l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci.

La polemica: "Emiliano fa passerella"

Una nota di rammarico arriva dal consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia domani. Che dice: “L’annuncio del presidente Emiliano è frutto di un’azione di lotta in difesa dei diritti del personale del 118 a cui la Regione è stata finora sorda, come denunciato dai lavoratori e dai sindacati a cui noi invece abbiamo dato ascolto e sostegno, portando il loro grido di aiuto in Consiglio regionale e non solo”.

“Siamo stati sempre al loro fianco per chiedere dignità e rispetto per questa platea di lavoratori dimenticati”, prosegue Pagliaro. Che così conclude: “Da qui il rammarico di constatare che l’annuncio della stabilizzazione sia diventata una passerella autocelebrativa ed elettorale, con la partecipazione circoscritta solo ad alcuni esponenti politici del territorio, escludendo chi invece si è sempre battuto per i precari del 118, senza appuntarsi medaglie”.

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