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Sabato, 20 Aprile 2024
Salute

Il Vax Day nel Salento. “Finalmente un’arma di offesa contro il Covid”

Il direttore generale Rollo, il presidente dell'Ordine dei medici De Giorgi e la dottoressa Carafa dell’Usca di Campi i primi vaccinati. L'assessore Lopalco: "Giornata simbolica, ma anche test di verifica della macchina organizzativa

LECCE – Alle 22 circa di ieri, sabato 26 dicembre, nel giorno di Santo Stefano, l’aeroporto di Bari ha accolto le prime 505 dosi di vaccino prodotto dalla casa farmaceutica Pfizer. E se la dichiarazione di guerra al Covid-19 si può fa risalire per convenzione al 31 dicembre dello scorso anno, quando la Cina formalizzò davanti all’Organizzazione mondiale della sanità la scoperta di una nuova malattia di tipo virale, nel gennaio successivo identificata come Sars-Cov-2, un nuovo coronavirus, un anno dopo quasi esatto, anche l’Europa ha finalmente in dotazione nell’arsenale scientifico la sua vera, unica arma per iniziare il cammino verso l’annientamento del nemico.

Il 27 dicembre del 2020, giorno del V-Day, sarà ricordato nel Vecchio Continente come data simbolica dell’inizio di questa sfida lanciata al virus, avversario invisibile, eppure così invasivo e concreto negli effetti, che con la sua interminabile scia di contagiati e lutti ha cambiato in maniera radicale le vite di ogni singolo cittadino del mondo. E la Puglia, come tutte le regioni italiane, ha accolto con entusiasmo le sue prime dosi di antidoto.

“È solo l’inizio, però è un inizio importante”, ha commentato con soddisfazione l’assessore regionale alla Salute, Pier Luigi Lopalco. “È una giornata simbolica perché la lotta a questo virus è partita contemporaneamente in tutta Europa, in tutta Italia e in tutte le province pugliesi”. Soprattutto, ha ricordato Lopalco, “oggi è anche per noi una giornata di test per verificare il funzionamento della macchina organizzativa della campagna vaccinale”.

Il vaccino arriva finalmente anche a Lecce

“La prima fase vera e propria inizierà nei prossimi giorni, man mano che arriveranno i quantitativi di vaccino necessari per vaccinare le prime 95mila persone in Puglia, operatori sanitari ed ospiti delle residenze socio assistenziali. Fino ad ora abbiamo un’adesione molto buona, con 50mila persone già registrate sul nostro sito, ma ricordiamo agli aventi diritto - ha concluso l’assessore - che fino alla fine dell’anno continueremo a prendere adesioni”.

La consegna delle dosi è iniziata alle 8 del mattino. Dal Policlinico di Bari sono partite sei autovetture, ognuna destinata a una provincia pugliese. A Lecce, presso la Cittadella della salute, nell’ex ospedale “Vito Fazzi” di piazza Bottazzi, le ottanta dosi previste sono arrivate intorno alle 10,30, sotto un cielo gravido di pioggia e aspettative, in attesa del bacio della Storia, in formato siringa. Le prime tre sono state somministrate a professionisti scelti come emblemi della lotta alla pandemia in provincia: il direttore generale dell'Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, il presidente dell'Ordine dei medici, Donato De Giorgi, e Anastasia Carafa, medico dell’Usca di Campi Salentina, unità composta da donne e uomini costantemente sul campo, che entrano nelle case dei cittadini, che offrono sollievo anche di tipo psicologico.

Video | Le dichiarazioni dei primi vaccinati a Lecce

Il direttore generale Rollo si è soffermato sulla sicurezza del vaccino, aggiungendo che “fino a oggi ci siamo soltanto difesi, ma finalmente ora abbiamo un’arma di offesa. Noi lo proponiamo a tutti i cittadini e vogliamo testimoniare con la nostra presenza che la scienza ci ha dato un prodotto di cui confermiamo la bontà”. E circa la vaccinazione di massa, ha spiegato che il programma operativo vero e proprio partirà da gennaio. “Man mano che avremo le forniture, vaccineremo gli operatori sanitari, tutti quelli che operano in strutture per anziani non autosufficienti e disabili”.

“L’obiettivo prioritario è proteggere chi assiste e chi è particolarmente fragile. Sottolineo l’aspetto degli operatori sanitari – ha tenuto a precisare Rollo - perché, stando tutti i giorni a contatto con il virus, rischiamo di dargli le gambe. E vaccinandoci, non saremo più una fonte di rischio per gli altri”. Gennaio e febbraio saranno dedicati, dunque, a popolazioni più esposte, poi le fasce si allargheranno, contemplando anziani, chi opera nei servizi di pubblica utilità e, estendendosi ancora la macchia, tutta la popolazione.

Il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Lecce, De Giorgi, ha tenuto a precisare che “tutti i medici sono fortemente desiderosi di avere il vaccino”. E non ha nascosto la sua emozione “per essere stato fra i primi in Europa ad aver inoculato il vaccino. Emozionato, ma anche sicuro degli effetti – ha precisato - che sono ormai un’acquisizione scientifica della bontà e dell’efficacia del vaccino”.  

Per quanto riguarda il cronoprogramma di oggi, nel Salento, esso prevede una squadra presso il “Dea-Vito Fazzi” Lecce per la vaccinazione di rappresentanze di operatori sanitari di Malattie infettive, Terapia intensiva Covid, Pneumologia post-Covid, Servizio laboratorio di analisi, Seus 118, Pronto soccorso; un’altra presso il presidio ospedaliero “Santa Caterina Novella” di Galatina per la vaccinazione di rappresentanze di operatori sanitari di Malattie infettive, Medicina Covid, Laboratorio di analisi e Pronto soccorso; una terza presso l’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase per la vaccinazione di una rappresentanza operatori sanitari di Terapia intensiva, Laboratorio di analisi, Pronto soccorso.

In giornata sono previste anche visite alle residenze socio assistenziali “Crispino-Marangi” di Lecce ed “Euritalia” di Montesardo (Alessano), per la vaccinazione di una rappresentanza di operatori sanitari e ospiti.

Ore 17.30: conclusa le prime vaccinazioni

Nel pomeriggio una nota della Regione Puglia ha sancito la chiusura della prima giornata di vaccinazione: “Le operazioni di somministrazione delle prime 505 dosi di vaccino anti covid in Puglia si sono appena concluse. Ringraziamo - hanno dichiarato Emiliano e Lopalco - tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita del Vaccine Day, a chi in queste ore sta testimoniando a parole e con gesti concreti l’importanza di credere nella scienza per tutelare la propria salute e quella degli altri. La macchina organizzativa in Puglia ha funzionato bene. La stessa attenzione sarà messa quando arriveranno le nuove dosi di vaccino, circa 95 mila dosi per la nostra regione, a partire da gennaio”.

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