“Sovraccarico di lavoro per infermieri”: sindacato interpella vertici del Fazzi e Asl

LECCE – Pressioni dei lavoratori di Terapia intensiva cardiochirurgica dell’ospedale di Lecce: il sindacato scrive ai vertici del presidio leccese e agli uffici di Psicologia del lavoro e dell’organizzazione della Asl. Il Nursind, l’organizzazione sindacale del personale infermieristico, si è infatti rivolto ai dirigenti sanitari per denunciare presunte criticità che metterebbero “in serio pericolo la salute dei pazienti e degli stessi dipendenti a causa della carenza di questi ultimi”, si legge nella nota a firma del segretario provinciale Graziano Paolo Accogli.

Nelle scorse ore, fanno sapere i sindacalisti, di turno soltanto infermieri con “serie limitazioni fisiche e che non potevano assolutamente garantire il particolare ed enorme carico di lavoro che l’Uoc di Cardiochirugia Terapia Intensiva richiede. Addirittura essi lamentano che la Direzione medica aveva pensato bene di aumentare i posti letto di Terapia intesiva con ulteriore aggravio di assistenza”, si legge all’interno della missiva indirizzata ai dirigenti.

La carenza di operatori socio sanitari inoltre creerebbe, sempre a detta dei referenti del Nursind, stress al personale infermieristico e un “demanionsamento che obbliga a deviare le attività infermieristiche per dedicarsi alle attività alberghiere. Non è  procrastinabile tale situazione e si chiede un immediato intervento. adeguando in prima analisi il giusto numero di operatori sanitari e di supporto”.

L’organizzazione sindacale ha fatto dunque appello anche al servizio di Psicologia del lavoro e dell'organizzazione di via Miglietta affinché possa intervenire “per monitorare e salvaguardare l’integrità psicofisica” del personale del reparto.