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Salute Casarano

Ospedale “Ferrari”, sit-in per chiusura centro trasfusionale. Regione e Asl rassicurano

La riorganizzazione della rete trasfusionale ha determinato una nuova levata di scudi del comitato Pro Ferrari, sindacati e del sindaco De Nuzzo. Dopo la protesta il confronto con la direzione generale e la conferma dei servizi primari e del potenziamento del personale

CASARANO - L’attuazione del nuovo piano di riorganizzazione della rete trasfusionale provinciale comunicato dalla Asl di Lecce ha fatto scattare il nuoco campanello d’allarme in quel di Casarano, dove il centro trasfusionale è destinato già da oggi, se non a chiudere i battenti, a trasformarsi in semplice centro di raccolta degli emoderivati come previsto per tutti i nosocomi di base del territorio. Una decisione che stride rispetto all’inaugurazione della nuova apparecchiatura per la chirurgia laparoscopica di precisione e le previsioni di un nuovo potenziamento garantito per il presidio casaranese dall’assessore regionale, Pier Luigi Lopalco e dalla presidente dell’assise Loredana Capone.

E dopo la presa di posizione maturata già ieri dal sindaco Ottavio De Nuzzo, che ha richiamato il presidente Michele Emiliano e i vertici Asl al rispetto degli accordo assunti, e della battaglia annunciata dal comitato “Pro Ferrari” e dalle rappresentanze sindacali del nosocomio, questa mattina a seguito del sit in che si tenuto di fronte all’ospedale si è svolto  un nuovo incontro “chiarificatore”  in cui erano presenti il direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, il direttore medico dell’ospedale Gabriella Creti, il direttore del dipartimento interaziendale in medicina trasfusionale, Nicola Di Rienzo, il primo cittadino  Ottavio de Nuzzo e il consigliere regionale Donato Metallo.

L’iniziativa di sensibilizzazione aveva portato allo svolgimento del sit in di protesta per impedire anche il trasferimento dei macchinari e delle attrezzature che il comitato civico e i sindacati ponevano come atto finalizzato allo smantellamento del centro trasfusionale. A seguito dell’incontro tra i referenti della Asl e l’interlocuzione con la Regione ha portato ad incassare nuove rassicurazioni a partire dai servizi legati proprio al centro trasfusionale.

 I servizi che riguardano infatti tale centri per i pazienti dello stesso ospedale e gli utenti esterni, (quali trasfusioni, infusioni, raccolta, servizi ai talassemici) è stato garantito che  non subiranno alcuna variazione o depotenziamento. Saranno quindi erogati regolarmente come avvenuto fino ad ora. E indipendentemente dalla razionalizzazione della rete trasfusionale che vede nei centri di Lecce, Gallipoli e  Scorrano la dislocazione delle Unità operative semplici dipartimentali.

La direzione generale della Asl ha dato ampia disponibilità ad aumentare, ad occorrenza, anche le ore dello stesso servizio per venire incontro all’utenza. La sola modifica riguarderà l’organizzazione interna dell’assegnazione e della  distribuzione degli emocomponenti (le sacche di sangue).

Inoltre facendo seguito agli impegni presi dalla direzione nel tavolo del 14 giugno scorso, il direttore Rodolfo Rollo ha anche assicurato il totale ripristino della dotazione organica del personale dell’ospedale con nuove figure mediche, infermieristiche e Oss. Si parla  a regime di circa 40 unità in servizio in più.

“Inoltre è stato chiesto allo stesso direttore” spiega il consigliere regionale  Donato Metallo, “di dare seguito alla necessità delle nomine immediate dei direttori delle strutture complesse. Nomine che permetterebbero una maggiore autonomia gestionale. Si è chiesto inoltre, che tutte le unità operative con posti letto siano classificate come strutture complesse con le nomine dei relativi direttori. A partire dalla Rianimazione che da 6 posti letto passerà, a breve, ad 8 posti letto”.

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