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Sabato, 20 Aprile 2024
Salute Gallipoli

Piano ospedaliero e nuovi posti letto, al “Sacro Cuore” attivata anche la Lungodegenza

Con 16 posti accoglierà pazienti che, superata la fase acuta che ne ha motivato il ricovero, hanno necessità di prolungare l’assistenza medica e infermieristica. Appello per riattivare Urologia

GALLIPOLI - Prende corpo e attuazione il piano di riordino ospedaliero e al “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli, nosocomio classificato di primo livello, si attivano altri 16 posti letto di Lungodegenza. Il nuovo reparto è stato allestito al quinto piano della Torre C, al piano sottostante l’unità operativa di Medicina, dal quale dipenderà. Pertanto, sotto la medesima responsabilità del dottor Luigi Ria, che svolge le funzioni di primario di medicina interna, vi saranno ulteriori 16 posti letto disponibili per accogliere persone che, superata la fase acuta che ne ha motivato il ricovero ospedaliero, hanno la necessità di prolungare il periodo di assistenza medica e infermieristica.

Per moltissimi anni, i posti letto di lungodegenza hanno rappresentato solo “numeri” sulla carta della pianificazione ospedaliera, un escamotage per dare l’impressione che i tagli fossero meno pesanti di quanto in realtà non fossero. Ora finalmente il piano di riordino trova attuazione e risponde anche in quel di Gallipoli ai bisogni di una fascia di cittadinanza sempre più consistente, a motivo del crescente invecchiamento generale della popolazione. L’attivazione del nuovo reparto di lungodegenza porterà in dote ovviamente non solo un nuovo servizio, ma anche l’arrivo di una quindicina di operatori tra infermieri e oss.

“Si sentiva forte la necessità di attivare quanto prima la lungodegenza presso il nostro ospedale e questo consentirà di garantire l’arrivo di una quindicina di operatori, tra infermieri e operatori socio-sanitari” conferma il presidente del comitato pro ospedale, Giacinto Scigliuzzo, “per questo va ringraziato pubblicamente l’impegno profuso dal direttore medico dell’ospedale Sacro Cuore, Egidio dell’Angelo Custode e dal direttore generale della Asl, Rodolfo Rollo. In questo modo  si sta fornendo una risposta concreta ai bisogni soprattutto delle persone anziane, verso le quali si invoca attenzione in questo periodo che le vede più indifese dinanzi alla pandemia, salvo poi impedirne o ostacolarne nei fatti i percorsi terapeutici”.

Ma quella dell’attivazione della Lungodegenza che amplia il servizio di cura del reparto di Medicina non dovrebbe essere l’unico tassello per completare il necessario potenziamento della struttura ospedaliera. Tra le patologie proprie dell’età senile, sono frequenti quelle dell’apparato genito-urinario. Motivo per cui dal Sacro Cuore di Gesù si rinnova l’appello, a più riprese inoltrato dai degenti e dall’associazione pro ospedale, per la riattivazione anche del reparto di Urologia.

“Coerentemente con l’inversione di tendenza insita nell’attivazione di Lungodegenza” conclude Scigliuzzo, “si tratta di attuare un’altra previsione del Piano di riordino ospedaliero. Sapendo di potere contare sulla disponibilità, nel nosocomio, di strutture idonee ad accogliere anche la divisione di Urologia e per fornire tale ulteriore servizio alla collettività”. 

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