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Venerdì, 29 Marzo 2024
Salute Copertino

Pochi infermieri, disagi nell'ospedale di Copertino: la denuncia di Fp Cisl

"Un solo infermiere nella zona grigia del Pronto soccorso, uno al triage e uno solo in Chirurgia. Ieri l'ennesima aggressione ad un'operatrice sanitaria": il sindacato chiede l'intervento della Asl

COPERTINO – Senza un numero congruo di infermieri, l'ospedale di Copertino rischia di andare in tilt.

Il personale, stando alle piante organiche, dovrebbe essere sufficiente a coprire le esigenze di salute degli utenti. Ma la realtà dei fatti potrebbe essere un'altra, stando a quanto sostengono i coordinatori di Fp Cisl.

Il sindacato ha voluto accendere un faro sulle difficoltà quotidiane del “San Giuseppe da Copertino”, scrivendo una lettera alla direzione infermieristica della Asl di Lecce.

Le segnalazioni relativa ad una grave carenza di personale sono, infatti, quotidiane: "Nel reparto di Chirurgia sarebbe in servizio un solo infermiere, h24, affiancato da un solo Oss – si legge nella lettera -. Ma non solo: nella giornata del 6 settembre si è sfiorata la sommossa da parte degli utenti del Pronto soccorso a causa della carenza di personale. E proprio ieri è stata aggredita un'operatrice sanitaria. Si può continuare a lavorare così?”.

“Altre segnalazioni raccontano la presenza di un solo infermiere nella zona grigia del Pronto soccorso, un solo infermiere al triage e un solo infermiere nella cosiddetta zona pulita. Tutto ciò dinanzi alla preoccupata presenza di 45 pazienti, con assenza di barelle disponibili, assenza di posti letto e mezzi del 118 costretti ad ore di attesa”, proseguono i sindacalisti.

Insomma, la situazione sarebbe letteralmente fuori controllo: “Infermieri che rischiano la propria salute e rischiano soprattutto di sbagliare, persone che gridano, medici in tilt. Queste le segnalazioni che giungono alla Cisl Funzione Pubblica, dinanzi alle quali non si può restare inermi, soprattutto se la questione attiene all’organizzazione del personale”.
 
Non basta, quindi, che gli infermieri siano presenti sulla carta.

La Asl, sostiene la Cisl, dovrebbe verificare chi è esonerato dal servizio, chi ha prestazioni limitate, chi gode della 104, chi dell’articolo 42 e via dicendo: “Senza questo controllo si corre il rischio di avere un’idea dell’organizzazione infermieristica e ospedaliera in generale che non corrisponde alla realtà dei fatti”.

Il sindacato ha quindi chiesto delle verifiche alla direzione di via Miglietta e di provvedere a potenziare le unità operative menzionate “al fine di non creare stress lavorativo ai dipendenti con la condizione scongiurata di possibile rischio clinico e mancanza di assistenza secondo i previsti Lea”.

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