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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute Scorrano

A Scorrano speciale dedica: un reparto intitolato al suo direttore scomparso di recente

Avrà il nome del medico Eugenio Vilei il Reparto di Cardiologia dell'ospedale "Ignazio Veris Delli Ponti" il professionista ne è stato direttore fino alla sua scomparsa avvenuta lo scorso 17 aprile

SCORRANO – Il reparto di Cardiologia di Scorrano sarà intitolato a Eugenio Vilei, direttore fino alla sua scomparsa lo scorso 17 aprile. Nel pomeriggio di oggi si è infatti svolta la cerimonia alla presenza della moglie e dei figli del medico, del direttore medico dell’ospedale scorranese Osvaldo Maiorano e del commissario straordinario Asl, Stefano Rossi.

Nato a Giurdignano nel 1959,  Vilei si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Perugia nel 1984 e specializzato in Cardiologia presso l’Università degli Studi di Modena nel 1991.  Dal luglio 1986 all’aprile 1987 è stato assistente medico presso il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Maglie. È poi approdato a Scorrano nel 2003 e, lo scorso 17 gennaio, era stato nominato direttore dell’unità operativa complessa di Cardiologia dell’ospedale locale.

“Non ci sono parole giuste, né parole sufficienti per ricordare l’uomo e il professionista che con impegno e costanza ha lavorato per anni nel nostro Ospedale - ha dichiarato il direttore medico dell’ospedale di Scorrano Osvaldo Maiorano - tutti hanno apprezzato la sua straordinaria disponibilità, il suo ottimismo, la sua empatia con colleghi e pazienti, la sua gentilezza, la sua generosità nell’affrontare, seppur nelle difficoltà, ogni circostanza. Il suo ricordo spronerà tutti noi a continuare a fare bene il nostro lavoro a servizio della comunità”.

“Ho un personale ricordo del dottor Eugenio Vilei, grande uomo, grande professionista e grande medico. L’ho conosciuto perché abbiamo frequentato insieme il Corso di Management per Direttori generali. Il Dottore Vilei, pur essendo andato in là negli anni, da persona matura ma assennata quale era, non si era appagato del fatto di essere un bravo medico, un bravo cardiologo ma voleva acquisire anche competenze di natura organizzativa e manageriale. Questo a riprova del fatto che era una persona che aveva voglia di misurarsi anche con sfide nuove e mettere anche a fattor comune della collettività il suo essere un bravo manager nel campo sanitario”, ha dichiarato il commissario Rossi.

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