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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Salute Copertino

Ritardi nel centro trasfusioni di Copertino, Avis e Fidas: "Inaccettabile"

Le associazioni: "Il responsabile del dipartimento di medicina trasfusionale dell'Asl non ha ancora dato disposizioni e siamo a ridosso della stagione estiva. I donatori vogliono continuare la loro azione"

COPERTINO – Riapertura del centro trasfusionale dell'ospedale di Copertino? Al momento è tutto fermo. E il ritardo nella ripresa delle attività fa saltare i nervi alle associazioni provinciali dei donatori di sangue, Avis e Fidas.

“Prendiamo atto della volontà, politica e gestionale, di ripristinare la funzionalità del presidio San Giuseppe da Copertino - scrivono in una nota stampa – ma constatiamo anche che, ad oggi, il responsabile del dipartimento di medicina trasfusionale dell'Asl non ha dato disposizioni riguardo allo svolgimento delle attività già programmate nel centro trasfusionale”.

Le associazioni considerano questo ritardo “del tutto inspiegabile, considerato anche l'approssimarsi della stagione estiva: periodo in cui aumenta, in maniera esponenziale, la richiesta di sangue”.

I donatori, che non hanno fatto mancare il loro prezioso sostegno anche durante il periodo dell'emergenza, rivendicano il diritto di essere messi nelle condizioni di continuare a prestare la loro azione secondo il calendario concordato.

“Abituati a salvare vite umane in silenzio e discretamente, non sono avvezzi a minacciare scioperi o manifestazioni eclatanti – sottolineano Avis e Fidas -. Noi donatori abbiamo troppo a cuore la salute degli ammalati che ogni giorno hanno bisogno del nostro sangue per curarsi e in molti casi per sopravvivere, per minacciare azioni più forti, ma pretendiamo il rispetto dovuto a tante persone che in maniera anonima gratuita e volontaria donano vita”.

“Pretendere che i donatori facciano tanti chilometri per donare, quando esiste una struttura a Copertino perfettamente funzionale, è una mancanza di rispetto che non possiamo più accettare”.

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