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Venerdì, 29 Marzo 2024
Salute

Test sierologico al via. Ma molti non rispondono al telefono o riagganciano

Partita l'indagine del ministero per comprendere l'estensione dei contagi. Nel Salento selezionate mille e 500 persone: tanti diffidano del contatto tramite call center

LECCE – Comprendere l'estensione del coronavirus per creare una mappa dei contagi nel Paese: è questo uno degli obiettivi che si è posto il governo nella nuova fase di gestione dell'epidemia di Covid-19 attraverso l'indagine sulla sieroprevalenza. Uno strumento efficace e sollecitato, tra l'altro, a più ondate dall'opinione pubblica, per avere una fotografia della situazione reale, nella quale il ruolo degli asintomatici è ancora da soppesare con precisione.

Per questa ragione è partita il 25 maggio l'indagine voluta dal ministero della Salute in collaborazione con l'Istituto superiore della sanità, l'Istat, l'Istituto Spallanzani e Croce Rossa italiana. Un campione di 150mila cittadini italiani, individuato secondo precisi criteri per avere una base rappresentativa, viene invitato a  sottoporsi al prelievo, su base volontaria.

Le persone sono contattate telefonicamente dai volontari della Croce Rossa, adeguatamente formati allo scopo, per concordare un appuntamento per effettuare il test sierologico attraverso un prelievo di sangue gratuito. Croce Rossa quindi, attraverso i propri canali social e facebook, intende tranquillizzare la popolazione sulla natura di queste telefonate: "I nostri volontari sono ben disposti a dare i propri nomi ed essere identificati. Potete quindi rispondere tranquillamente ai nostri operatori dei call-center se non volete perdere la possibilità di scoprire se avete sviluppato gli anticorpi e siete stati contagiati, anche in via totalmente asintomatica”.

La risposta e l'eventuale appuntamento non sono obbligatori ma Croce Rossa ricorda che si tratta di una grande opportunità per contribuire alla lotta contro il Covid-19. “Non mandate a quel paese i ragazzi e chiedete ulteriori dettagli e informazioni per comprendere meglio – si legge sul profilo facebook -. Migliaia di persone vorrebbero essere al vostro posto ma non possono perché non sono state selezionate. L'esito dell'esame è riservato e sarà comunicato direttamente alla persona che parteciperà all'indagine. Insieme ce la faremo”.

Nella provincia di Lecce il ministero della Salute ha disposto un totale di mille e 500 prelievi a campione. Questi i 24 comuni selezionati per il campione: Campi Salentina, Porto Cesareo, Leverano, Nardò, Galatina, Galatone, Sannicola, Cutrofiano, Gallipoli, Taviano, Ruffano, Squinzano, Trepuzzi, Lecce, Novoli, Cavallino, Copertino, Sogliano Cavour, Uggiano La Chiesa, Scorrano, Castro, Tiggiano, Corsano e Ugento.

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