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Giovedì, 18 Aprile 2024
Salute Gallipoli

Travaglio difficile, la danza sblocca il parto. Mattia nasce a ritmo di Samba

L’espediente adottato dalle ostetriche del reparto del Sacro Cuore di Gesù si è rivelato risolutivo per sbloccare la situazione che stava per diventare più complicata del previsto. I movimenti ritmati hanno facilitato la nascita

GALLIPOLI - Dopo il lieto evento del parto gemellare senza taglio chirurgico di qualche settimana fa, nell’unità operativa di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Gallipoli si nasce anche grazie alla danza terapeutica. E’ notorio che proprio i passi di danza durante il travaglio sono un espediente utile per facilitare il parto. E in molti Paesi, soprattutto del Sud America, è utilizzata come prassi consolidata. Non si tratta di danza per la gioia, ma di una pratica finalizzata a smuovere le eventuali difficoltà nel far venire al mondo il piccolo nascituro.

Nel caso in questione, proprio l’attività propedeutica della danza latino-americana, ma anche di altri generi, utilizzata dall’ostetrica e dal personale medico e sanitario del reparto del Sacro Cuore di Gesù, si è rivelata provvidenziale per sbloccare la situazione di un travaglio che stava per diventare più complicato del previsto. Ed è proprio il caso di dire che il piccolo Mattia venuto alla luce nella notte tra il 18 e il 19 novembre scorsi, è nato a ritmo di Samba, bachata o giù di lì. Per la felicità dei genitori e di mamma Alessandra, 27 anni, in particolare che ha potuto gioire dopo la fatica e i momenti di apprensione.    

A raccontare la vicenda è in particolare l’ostetrica del reparto di Ostetricia e ginecologica (diretto dal dottor Luigi Lubello), Debora Enrione, per conto anche di tutte le colleghe e del personale  dell’unità operativa del Sacro Cuore di Gesù. “Quello che sembrava essere una cosa semplice, un travaglio senza complicanze, un parto imminente, alla fine si è rivelato il contrario” racconta l’ostetrica, “un cucciolo piccolo piccolo, che diversamente dalle aspettative aveva arrestato la sua corsa alla vita: le contrazioni erano forti, ma lui niente. Non ne voleva sapere di venire fuori. La sua testolina, seppur piccola, si posizionava male e questo stava rendendo difficile la sua progressione alla nascita. Bisognava attuare qualcosa di significativo” prosegue Debora, “il piccolo stava bene, aveva solo bisogno di orientarsi all’uscita. E cosa c'è di meglio che ascoltare l'istinto materno? Assicuro non c’è niente di niente di meglio".

Video | Ecco come si nasce a ritmo di samba!

"Serviva il movimento. Quello giusto. Mentre osservavamo questa giovane mamma, che lasciata fare, iniziava a muovere il bacino, sembrava una danza ad ogni contrazione. Ma come ogni danza che si rispetti c’era bisogno della musica, e allora via ad un bel accompagnamento latino-americano. Tutta dinamica per la zona interessata, il bacino, le articolazioni, la rotazione naturale della testa del bimbo. E finalmente ecco il suo ben posizionarsi, quello che sembrava interminabile si risolveva di colpo nel giro di poco. Appena 45 minuti. A saperlo prima! E da qui il ben arrivato a Mattia”.

Un parto, come si suol dire, “differente” per le modalità, ma non nella cura e nella dedizione nei confronti delle giovani mamme in dolce attesa. L’ostetrica Debora Enrione ha voluto raccontare questa esperienza che, come altre, ha arricchito il suo bagaglio umano e professionale. E anche mamma Alessandra ha inteso divulgare la storia per condividerla con tutte le neo partorienti. 

“Ho lavorato in tanti posti diversi e da ogni luogo ho immagazzinato tutto dentro il mio bagaglio di esperienza. Ma a dirla tutta, qui c'è un qualcosa in più” conclude Debora, “qui c'è umanità, il gioire con le mamme, tanta umanizzazione per un evento che non può e non deve essere altro che umano, personale, intimo. Io e le mie colleghe, tutte, siamo per il difendere tutto questo. Entrando in sintonia con le nostre mammine, con chi in realtà ci permette di far parte di questo evento straordinario, unico, e immenso della loro vita. Per ripagare le nostre mamme, io e le mie stimatissime colleghe, e tutto lo staff, porteremo avanti per sempre, l'idea dell'accompagnamento naturale alla nascita e non una sterile, fredda, semplice assistenza. Perché qui il vostro parto è differente”.

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