rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute

"La troupe televisiva sì, i parenti no": la protesta davanti al Dea

Il movimento "Programmazione", "scandalizzato" per le riprese della fiction all'interno della struttura, chiede un protocollo per permettere la visita quotianana di almeno un famigliare

LECCE – Il dipartimento di Emergenza – urgenza del “Vito Fazzi” diventa un set per le riprese di una fiction televisiva. Ma la notizia fa perdere le staffe ad alcuni cittadini che si sono riuniti in un movimento, “Programmazione”, collocato nell'area politica di destra.

Questa mattina alcuni esponenti del movimento si sono dati appuntamento all'ingresso del Dea per protestare e chiedere “dignità” nel trattamento dei pazienti ricoverati all'interno della struttura ospedaliera. Il sit-in si ripeterà ogni mattina, per una settimana, dalle 10 alle 12 finché i cittadini non otterranno risposte dalle istituzioni.

“Siamo stanchi di tutto quello che sta succedendo e delle prese in giro continue – fa sapere la portavoce Maria Elia -. Quando abbiamo saputo che il Dea era diventato il set di una fiction televisiva ci siamo scandalizzati perché ai parenti è vietato invece l'accesso, e ciò vale non solo per i pazienti affetti dal covid-19, ma per tutti i malati ricoverati qui”.

“Siamo qui a nome di tutti i famigliari – prosegue Elia -: a questo punto pretendiamo che sia messo a punto un protocollo per permettere la visita di almeno un parente al giorno. Che tipo di protocollo hanno adottato per garantire l'accesso della troupe televisiva? Vorremmo spiegazioni dal governatore Emiliano in primis, ma anche dal Comune di Lecce e dalla Asl che ha rilasciato questi permessi”.

“Siamo collocati in zona arancione, e in piena emergenza neppure i commercianti possono lavorare. Siamo indignati, vogliamo delle risposte e chiediamo un confronto con le istituzioni per garantire la dignità dei pazienti e dei loro famigliari”, conclude la portavoce.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"La troupe televisiva sì, i parenti no": la protesta davanti al Dea

LeccePrima è in caricamento