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In aula con plaid e stufetta: gli studenti lamentano condizioni critiche in ateneo

Temperature glaciali nella giornata di ieri a Studium 2000: la situazione rientra ma il gelo permane in altri edifici universitari. I ragazzi, infreddoliti, sollecitano l'intervento dell'amministrazione

LECCE – In biblioteca con copertina, sciarpa, cappotto e persino stufetta al seguito. È quello che è accaduto nella giornata di ieri, 8 dicembre, nell’edificio Studium 2000 dell’ateneo salentino: giorno in cui la temperatura percepita all’interno eguagliava quella esterna.

I ragazzi, infreddoliti, hanno denunciato il disagio innanzitutto all’amministrazione universitaria e questa mattina, agguerriti ai microfoni di Lecceprima.it, non hanno risparmiato critiche a tutto spiano.

Il problema però, stando alle dichiarazioni dei rappresentanti dell’associazione Link, non sarebbe né sporadico né circostanziato alla sola sede della biblioteca interfacoltà.

Al gelo risulterebbero anche alcune aule dell’edificio “La Stecca” e del “Fiorini”, entrambi parte del complesso Ecotekne, oltre che alcune zone dello “Sperimentale Tabacchi” e del “Codacci Pisanelli”.

“La situazione ad Ecotekne è tragica -spiega Alberica, studentessa di ingegneria -:  alcuni sono stati costretti a portarsi le stufette da casa e nei corridoi non si può circolare. Il disagio riguarda il plesso “La Stecca”, però, perché nelle aule del Corpo Y e del Corpo O funziona tutto alla perfezione”.

Non se la cavano meglio al “Fiorini” che ospita i corsi di laurea in Matematica: “I miei colleghi hanno sostenuto esami con i cappotti addosso – denuncia un'altra studentessa -. Solo l’ala di Fisica risulta più calda perché è stata ristrutturata da poco. A quanto pare il problema deriva da un mal funzionamento della caldaia: ci hanno assicurato che oggi avrebbero sistemato il guasto ma molti ambienti  sono ancora gelidi”.

Video | "Noi al freddo, docenti al caldo". Le interviste

Per quanto riguarda la situazione di Studium 2000, al netto delle vibranti proteste di ieri, questa mattina il riscaldamento risultava perfettamente funzionante. “L’impianto di riscaldamento è rimasto spento durante le vacanze natalizie e al rientro non ha funzionato a regime – spiega Gianluca Lorenzo, responsabile della biblioteca interfacoltà-. La situazione è gradualmente migliorata e oggi è tornata alla normalità”.

Secondo Marco Bello, però, componente del comitato unico di garanzia, i disagi non sono stati limitati ai giorni in cui la colonnina di mercurio è precipitata: “Studium 2000 fa i conti con continue infiltrazioni d’acqua che rischiano di intaccare anche il patrimonio librario, per non parlare dei problemi di accessibilità dovuti alla presenza di barriere architettoniche. Finora abbiamo ricevuto solo false promesse: siamo stanchi e chiediamo all’amministrazione di darci risposte in tempi brevi".

Gli fanno eco Francesco Liaci e Alice Carlucci di Link che hanno colto la palla al balzo per chiedere al governo dell’ateneo interventi strutturali di lunga durata, “onde evitare che questa situazione si ripresenti ogni volta, al ritorno dalle vacanze di Natale o nei periodi più freddi”.

“Continueremo a monitorare ma siamo pronti a mettere in atto ogni forma di protesta qualora la situazione non dovesse sbloccarsi”, annunciano i due rappresentanti dell’associazione studentesca.

Il gelo anche a scuola: l’intervento della Provincia

Non se la sono cavata meglio gli studenti più giovani, costretti a sedere sui banchi vestiti di tutto punto, con plaid annessi. Una scena già vista in molti plessi scolastici del Salento già negli anni scorsi. La Provincia di Lecce si è però messa in moto per tamponare le falle.

Questa mattina, infatti, il dirigente del servizio edilizia scolastica, Stefano Zampino, ha consegnato  nelle mani del presidente Stefano Minerva il report sulla situazione degli impianti termici degli istituti da cui è emerso che la procedura di accensione preventiva dei riscaldamenti ha funzionato correttamente per 87 plessi su 101 totali.

Per i restanti 14 si è registrata una disfunzione legata alla condizione di fragilità degli impianti.

Di questi, 8 sono stati interessati da immediati interventi di ripristino e riparazione già lo stesso giorno del rientro degli studenti, i restanti necessitavano di interventi più complessi che hanno richiesto più tempo di quello preventivato.

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